Milan o Napoli: Ecco chi ha più chance di vincere

Calciatori Ignoranti

Sotto le luci della Madonnina lo scontro diretto per rivelare l’anti-Inter

Calciatori Ignoranti17 Dec 2021

Una delle partite più belle e storiche del nostro campionato, teatro di scontri epici e duelli inimitabili a cavallo degli anni 80 e 90 quando il Milan di Berlusconi ed il Napoli di Maradona dominavano la Serie A.
Dopo un grande avvio di stagione appaiato in vetta, con 10 vittorie nelle prime 11 giornate, rossoneri e partenopei hanno rallentato la propria corsa.
Una condizione fisica da ritrovare e diversi infortuni di troppo hanno influito decisamente su gioco e risultati, facendo scricchiolare certezze che fino a quel momento erano sembrate di ghiaccio e recapitando alle due squadre le prime sconfitte.
La testa della classifica è così diventata un dolce e fugace ricordo, con il Napoli scivolato al quarto posto ed il Milan scavalcato dai cugini dell’Inter, che al contrario dei rossoneri hanno infilato un filotto netto di vittorie e viaggiano a vele spiegate verso il titolo di campioni d’inverno.
Resta, al momento, un campionato equilibrato, con il Diavolo ad una sola lunghezza ed il Napoli a quattro di ritardo.
La sfida sotto le luci della Madonnina diventa quindi una ghiotta occasione per dare un segnale agli avversari e rilanciare le proprie ambizioni di classifica
Con gennaio alle porte, e il mercato riparatore a tappare qualche falla, il big match di San Siro diventa un crocevia fondamentale per rivelare la vera antagonista allo Scudetto.

Come arrivano le due squadre

Gli ultimi scorci di novembre e l’inizio di questo dicembre hanno coinciso con un momento davvero complicato per Milan e Napoli, con diversi punti lasciati per strada.
Due sconfitte consecutive con Fiorentina e Sassuolo, la ripresa con Genoa e Salernitana, l’uscita di scena in Europa con il Liverpool e l’ennesima battuta d’arresto a Udine per il Milan, che dopo il derby ha raccolto solo due vittorie in 5 partite, perdendo terreno rispetto all’Inter e facendosi recuperare 7 punti.
La tenuta atletica dei ragazzi di Pioli è apparsa ben diversa rispetto a quella di inizio stagione, la molta meno brillantezza e spregiudicatezza, elementi fondamentali nel gioco espresso dai rossoneri, ha fatto da contraltare alla gigantesca piaga di infortuni che ha colpito la squadra.
La rottura del crociato del pilastro Kjaer, i lungodegenti Rebic e Calabria (che rientreranno nel 2022), l’infortunio di Leao, l’assenza di Giroud e lo strappo muscolare di Pellegri hanno costretto i compagni agli straordinari, in particolare Ibra, e le prestazioni non ne hanno giovato. Discorso simile anche per il Napoli di Spalletti, startato in campionato a tutta velocità con 31 punti su 33 nelle prime 11, salvo poi raccoglierne 5 nelle successive 7, con ultime le due sconfitte consecutive in casa contro Atalanta e soprattutto Empoli.
Per l’allenatore toscano, la conta degli infortunati si sta facendo sempre più asfissiante, con una lunga serie di giocatori in infermeria soprattutto in mezzo al campo: Fabian, Zielinski (in dubbio per il Milan), Anguissa (rientrato però con l’Empoli), Koulibaly e Osimhen tra i più delicati.  39 punti il Milan, 36 il Napoli: i rossoneri arrivano, per questo motivo, leggermente favoriti allo scontro, potendo contare anche sulla spinta del proprio pubblico e sulla possibilità, in caso di pareggio, di rimanere davanti all’avversario. Milan che, nell’ultimo anno e mezzo, ha numerose volte fronteggiato l’emergenza portata dai forfait dei propri giocatori, riuscendo sempre a trarne una forza maggiore per portare a casa risultati alla vigilia insperati.
Forse anche per questo è più “pronto” in questo tipo di situazioni rispetto al Napoli, che comunque darà filo da torcere, forte di una serie di risultati positivi a San Siro contro i rossoneri negli anni più recenti.

I precedenti

Quello in programma domenica sera alla Scala del Calcio è il 147° confronto in Serie A tra Milan e Napoli: avanti i rossoneri con 55 successi a 43, 48 i pareggi. Per quanto riguarda le più recenti sfide nella casa del Diavolo, tuttavia, la bilancia pende a favore degli azzurri.
I rossoneri, infatti, tra le mura amiche, non riescono ad avere la meglio sui partenopei dal dicembre 2014, quando Menez e Bonaventura fissarono il punteggio sul 2-0: da allora due sconfitte, tre pareggi e la battuta d’arresto firmata Lozano nel marzo scorso. Degna di menzione è la sfida tra i due allenatori seduti in panchina: Mister Pioli e Luciano Spalletti si sono affrontati 10 volte in carriera ed il tecnico del Milan non è mai riuscito a prevalere, incappando in 7 sconfitte e solo 3 pareggi. 

I protagonisti

Con le numerose assenze a farla da padrone, si restringe il campo dei giocatori a disposizione, i quali vorranno (e dovranno) essere decisivi in una partita che si prospetta essere molto importante ai fini della classifica e degli obiettivi prefissati in estate.
In casa Milan il peso del l’attacco ricadrà nuovamente su Zlatan Ibrahimovic che, domenica dopo domenica, sta dimostrando come anche a 40 anni la sua presenza sia imprescindibile per il Diavolo.
Emblematica la prestazione di Udine nettamente insufficiente da parte di tutta la squadra, salvata da una clamorosa sconfitta nei minuti finali da una genialata del campione svedese.
Ma il nostro penny lo investiamo su Brahim Diaz, calciatore che più di tutti sta esprimendo il volto attuale del Milan rispetto a quello di inizio stagione.
Il folletto malagueno, rimasto con forte volontà a Milanello in estate, è stato investito della nobile maglia numero 10, con la promessa di amarla e onorarla: fino al 25 settembre, effettivamente, è stato così. 

4 reti e 2 assist nelle prime 7 giornate, poi il vuoto. 

La positività al Coronavirus, qualche acciacco di troppo ed un netto calo nelle prestazioni, con soltanto due assist all’attivo nelle ultime dieci partite.
Un momento no che è parso ancora più evidente contro l’Udinese, dove lo spagnolo ha sofferto la fisicità dei difensori friulani, risultando quasi inconcludente e perdendo numerosi palloni.
Contro il Napoli ritroverà Messias, probabilmente sulla fascia, la cui imprevedibilità potrebbe liberare spazio a Diaz ed alle sue giocate.
Per quanto riguarda il Napoli toccherà ancora a Mertens e Insigne caricarsi la squadra sulle spalle.
5 reti nelle ultime 5 partite per il belga, inceppatosi solo contro l’Empoli, fondamentale apporto dopo il problema allo zigomo occorso a Osimhen.
Già miglior marcatore della storia del Napoli, Dries si avvicina a grandi falcate alle 400 presenze che gli varrebbe il podio dei più impiegati di sempre.
Stagione tribolata per il capitano, Lorenzo insigne, sia dentro che fuori dal campo.
Il nodo contratto ancora da risolvere e prestazioni sul rettangolo verde non al livello delle precedenti annate.
Se infatti nel 20/21 era arrivato il record di gol in un singolo campionato (19), nelle prime 17 partite sono stati solo 4 i centri realizzati.
3 rigori sbagliati, acciacchi fisici e alcune sirene estere stanno facendo il resto.
Il big match di domenica sera diventa quindi la perfetta occasione per riscattare il difficile periodo che sta vivendo il capitano partenopeo.