La Top XI degli Under 23 della Serie A

Calciatori Ignoranti

In un campionato "per vecchi", qual è l’under 23 più forte della Serie A?

Calciatori Ignoranti31 Aug 2022

Dicono che la Serie A da ormai un po’ di tempo abbia enormemente perso il suo fascino. Un livello lentamente scivolato verso il basso, un “cimitero degli elefanti” per campioni che scelgono l’Italia per svernare e trovare, forse, l’ultimo guizzo, sfruttando la propria qualità enormemente sopra la media. Gli Ibrahimovic e i Ribery, tanto per citarne due, ma i casi si ampliano quando andiamo a pescare graditi ritorni in patria dopo esperienze decisamente poco appaganti all’estero.

Eppure, indagando più nel profondo, veniamo a conoscenza di un mondo inesplorato, quasi taciuto o snobbato. Sí, anche il nostro campionato è fucina di giovani talenti, coltivati in casa oppure scelti con meticolosa cura fuori dal Bel Paese.
Ne è un caso il Milan campione d’Italia, che proprio sui giovani ha costruito una filosofia vincente, la quale gli ha permesso di cucire il tricolore sul petto. Ma non solo, perché la lista è davvero lunga: qui, per voi, abbiamo provato a stilare una top XI degli Under 23 più forti della Serie A.

Portiere: Marco Carnesecchi (Atalanta)

22 anni, già capitano della Nazionale Under 21 e guantone di salvataggio nella bellissima avventura verso la A della Cremonese nella passata stagione. In forza all’Atalanta, con voci di mercato ancora ricorrenti, Marco Carnesecchi è tra i portieri con i più ampli margini di miglioramento in circolazione, destinato ad una carriera di livello nel nostro campionato.

Difensori: Destiny Udogie (Udinese), Pierre Kalulu (Milan), Caleb Okoli (Atalanta), Wilfried Singo (Torino)

Un poker difensivo degno di una 4x100: forza, potenza, velocità e atletismo fuori dal comune per giovani prospetti che già hanno messo in mostra le rispettive evidenti qualità. Sulla corsia sinistra premiamo l’italiano Udogie, promesso sposo di Conte e del Tottenham tra 365 giorni. Questo, per lui, sarà indiscutibilmente l’anno della conferma dopo le belle prestazioni della passata stagione, ma di certo non si può dire che il ragazzo si senta già con la testa a Londra: ad Udine c’è ancora molto da fare, ed il gol da tre punti contro il Monza incanala la strada sul binario giusto.
D’altronde, se il buongiorno si vede dal mattino…

Al centro della difesa impossibile non riservare uno slot a Pierre Kalulu, vero e proprio spartiacque dello Scudetto rossonero: dal momento in cui Pioli ha deciso di posizionarlo al fianco di Tomori, il Milan ha ingranato la sesta, senza quasi mai subire una rete. Il francese ha alzato il livello, prestazione dopo prestazione, fino a diventare uno dei punti fermi della rosa.
Velocità, pressing asfissiante, lettura dell’anticipo sono le armi principali per un ragazzo arrivato per pochi spiccioli ed entrato immediatamente nel cuore dei tifosi.

Vicino alla certezza Kalulu piazziamo invece Caleb Okoli, una promessa per il futuro. Le sue prime apparizioni in maglia Atalanta sono tuttavia state decisamente convincenti, senza per nulla risentire del passaggio dalla vittoriosa cavalcata con la Cremonese in B alla Dea nella massima serie.

A destra sfreccia invece il granata Singo, già da un paio di stagioni tra le piacevoli conferme del campionato e desideroso di superare il proprio score di 3 gol nella scorsa Serie A.

Centrocampisti: Sandro Tonali (Milan), Davide Frattesi (Sassuolo)

C’è solo Italia in questo centrocampo a due improvvisato per far rendere al meglio la top XI degli Under 23.

Da una parte abbiamo Tonali, divenuto perno inossidabile del Milan e leader di cuore e anima dell’organico di Stefano Pioli. Dopo un primo anno di ambientamento a Milanello, l’ex Brescia ha tirato fuori gli artigli, prendendosi con forza il posto da titolare per non lasciarlo più: è lui, milanista di sangue, il designato per ereditare, un domani, la fascia di capitano del Diavolo.

Abbassiamo poi Davide Frattesi di qualche metro rispetto al suo solito spazio di gioco: il classe 1999 (23 anni fra poco), dopo l’ottima passata stagione è andato subito in gol anche in questa, aprendo le marcature lo scorso sabato contro lo Spezia. Con gli addii di Scamacca e Raspadori le luci della ribalta si concentreranno su di lui, già richiesto durante l’estate da diverse big.

Trequartisti: Charles De Ketelaere (Milan), Khvicha Kvaratskhelia (Napoli)

Dietro le punte spazio al talento, all’estro, alla tecnica ed alla raffinatezza dei neo acquisti di Milan e Napoli De Ketelaere e Kvaratskhelia.

Il primo, arrivato dopo un lunghissimo tira e molla con il Club Brugge, ha già stregato San Siro con strappi, visione di gioco ed il primo cioccolatino da scartare all’indirizzo di Rafael Leao. Arriva dal Belgio, Charles, ma dalle prime impressioni lascia intendere di possedere le stigmate del predestinato. E, da quelle parti, ricorda un certo Kakà

Anche il georgiano Kvaratskhelia è riuscito nel non facile compito di incantare il Maradona, prendendosi subito la scena con un tiro a giro che a ricordato quelli dell’ex capitano Insigne. Gol e assist al Bentegodi, doppietta al malcapitato Monza alla seconda di campionato: davvero niente male.

Attaccanti: Giacomo Raspadori (Napoli), Dusan Vlahovic (Juventus)

Chiudiamo la rassegna di questa top 11 con due bomber: Raspadori, dopo i 10 gol nella scorsa Serie A, per continuare la sua ascesa ha scelto l’azzurro di Napoli, deciso a giocarsi tutte le sue carte per diventare presto titolare.

Dusan Vlahovic è l’ago della bilancia bianconero: quando segna risolve le partite, quando non segna tutte le difficoltà della Vecchia Signora vengono a galla, come dimostrato dai troppo pochi palloni toccati contro la Sampdoria. Centravanti da 20 gol a stagione, tra i calciatori più promettenti dell’intera Europa, il serbo userà ogni qualsivoglia arma del proprio arsenale per conquistare lo Scudetto quest’anno.