Napoli Supercampione d’Italia

La Supercoppa Italiana si è conclusa proprio ieri con una finale che ha lasciato il segno nel calcio italiano, regalando al Napoli il primo trofeo ufficiale della stagione e confermando ancora una volta il fascino di una competizione che, pur cambiando format e location, riesce a catturare l’attenzione di tantissimi tifosi.

La nuova formula della Supercoppa è ormai stabilita da qualche anno: quattro squadre si qualificano alla “final four” in base ai risultati della stagione precedente (campionato e Coppa Italia), creando un mini-torneo con semifinali e finale in gara secca. nel tabellone di quest’anno erano presenti Napoli (campione di Serie A), Bologna (vincitore della Coppa Italia) e le seconde delle rispettive competizioni, Inter (seconda classificata in campionato) e Milan (finalista in Coppa Italia), in rappresentanza di un’annata agonistica intensissima per tutte.

Già il percorso verso la finale ha offerto una serie di spunti molto interessanti. Il Napoli ha superato convincendo il Milan imponendosi 2-0 con un gioco fluido e incisivo che ha fatto capire, fin dalle battute iniziali, come gli azzurri intendessero affrontare la competizione; mentre dall’altra parte il Bologna ha vissuto un momento di grandissimo orgoglio sportivo: dopo essere andata sotto nei primissimi minuti contro l’Inter, la squadra emiliana ha avuto la forza di rialzarsi e trovare il pareggio, portato avanti fino al termine dei 90′, per poi avere la meglio ai calci di rigore, guadagnandosi meritatamente un posto nella finale e confermando la forza mentale di un gruppo che ha saputo rispondere presente nei momenti decisivi.

Ieri sera, invece, c’è stata una evra e propria finale di alta quota. Al King Saud University Stadium la posta in gioco, e la voglia di vincere il primo titolo stagionale erano alle stelle. Gli uomini di Antonio Conte sono partiti determinati, prendendo rapidamente in mano il controllo del gioco. La differenza, come spesso accade nelle grandi partite, l’ha fatta la qualità individuale che si è trasformata in efficacia collettiva. Il brasiliano David Neres è stato il grande protagonista dell’incontro, siglando entrambe le reti della vittoria partenopea: una doppietta elegante e decisiva, una prima conclusione da fuori area e un secondo gol da rapace d’area, sfruttando un errore decisivo avversario. Il risultato finale di 2-0 non ammette repliche: il Napoli ha gestito con personalità, ha creato occasioni – con Elmas e McTominay che hanno provato a impensierire il portiere avversario – e ha chiuso il match con merito, conquistando così la sua terza Supercoppa della sua storia, dopo i successi del 1990 e del 2014. Per il Bologna, quella di ieri resta comunque un’esperienza significativa: raggiungere la finale della Supercoppa Italiana, superando squadre di grande tradizione come l’Inter, è una pietra miliare nella storia recente del club. Anche se il risultato non ha sorriso nella partita decisiva, il percorso ha confermato che la squadra emiliana può competere ad alti livelli e che i progressi fatti negli ultimi anni non sono frutto del caso.

Oltre alla gioia del trofeo, l’edizione 2025 della Supercoppa Italiana ha mostrato ancora una volta come competizioni di questo tipo, giocate in un clima internazionale e con un formato che richiede attenzione già dai quarti, possano offrire spunti tecnici e narrativi interessanti. Il Napoli di Conte, con la sua solidità, e il Bologna, con il suo spirito combattivo, hanno reso omaggio alla tradizione di una competizione che rappresenta il primo vero banco di prova importante nella stagione del calcio italiano.

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