Champions League: il bilancio della seconda giornata

Mentre le coppe europee cadette (Europa League e Conference League) preparano i campi per le partite di questa sera, ieri la categoria principale ha chiuso la seconda giornata, regalando emozioni e conferme. Le nostre italiane si sono presentate con ambizioni e voglia di farsi valere: nel nuovo volto ormai consolidato dell’unico girone, ogni partita assume un peso diverso, e già le prime giornate possono disegnare scenari intriganti. Addio ai classici gironi da quattro squadre, ora una unica fase con 36 squadre, ciascuna pronta a scendere in campo cantando l’inno della Champions ben 8 volte, quattro in casa e quattro in trasferta. Le prime otto, come sappiamo, accedono direttamente agli ottavi; quelle classificate tra il 9° e il 24° posto hanno un turno di spareggio da superare per arrivare alla fase ad eliminazione diretta; mentre le posizioni ancora più giù devono – malvolentieri – salutare in definitiva la competizione. Insomma: ogni punto è preziosissimo.

In questo nuovo schema, in un San Siro gremito l’Inter ha fatto una vera e propria dichiarazione di intenti più che convincente, travolgendo lo Slavia Praga in un secco 3-0, in una vittoria che catapulta i nerazzurri di Milano nel blocco delle promozioni, l’unica italiana presente nei primi 8 posti in classifica. Gli altri nerazzurri, invece, quelli di Bergamo, in rimonta supera tra le sue mura amiche un’altra nerazzurra ancora, il Club Brugge, vincendo 2-1 in rimonta, ottenendo i primi punti nella competizione, e uscendo – per il momento – dalla zona rossa. Outcome simile anche per il Napoli di Conte: le aspettative erano altissime, e dopo la netta sconfitta contro il Manchester City i partenopei si sono riusciti a rifare superando lo Sporting Lisbona, e conquistando anche loro i tre punti nella competizione. L’unica più sotto, per ora, è la Juventus, che dopo il rocambolesco 4-4 contro il Borussia Dortmund della scorsa giornata, cade di nuovo in un (ancora) rocambolesco 2-2 in casa del Villareal, dopo una rimonta e contro-rimonta, ma anche dopo tante occasioni sprecate. Il pareggio del Submarino Amarillo, al 90′, pesa tantissimo perchè lascia i bianconeri a 2 punti, ormai costretti sempre a giocare le prossime giornate guardandosi le spalle e tenendo d’occhio i risultati di quelle dietro, impossibilitati ora a commettere distrazioni.

Per le italiane, il percorso verso le fasi decisive passada un mix di regolarità e capacità di reagire: l’Inter, grazie alla solidità e ai risultati, è per ora quella che convince di più, ma le reazioni di Napoli e Atalanta possono permettere anche un sorriso. La Juventus, per ora, invece deve correggere diverse leggerezze per sperare di restare al passo con la competitività. Ma chi può arrivare in fondo? Ovviamente nessuno è escluso. Le italiane sono vive, competitive e con aspirazioni: il cammino è lungo, ma segnato già da risultati che possono far sperare. La strada per l’Europa che conta passa per resilienza, equlibrio e voglia di vincere.

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