Ancora un pizzico di attesa e sulla partita più importante della stagione giallorossa si alzerà il sipario. dalle ore 18.45 di giovedì 20 febbraio lo Stadio Olimpico di Roma sarà vestito a festa e carico di energia positiva. L’obiettivo è noto, tifare i propri beniamini e spinegere il Porto fuori dall’Europa League. Che la squadra di Ranieri faccia sul serio lo si è capito già nell’andata degli spareggi, quando al do Dragao ha dato del filo da torcere a una delle compagini più ostiche del panorama europeo: vantaggio di Celik nel primo tempo, pareggio di Moura nella ripresa e venti minuti finali di puro sacrificio per l’espulsione di Cristante. Risultato finale 1-1 e playoff Roma-Porto che si decideranno nella gara di ritorno.
Dopo quello che si è visto nel match di andata – leggasi il carattere sfoderato dai capitolini in inferiorità numerica – l’impressione è che la Roma, nella sfida decidiva, sia in condizione di avere la meglio sull’avversario. Certo è che davanti ci sarà una squadra che sa il fatto suo, temibile e mai arrendevole in tutti i reparti del campo. Ma l’undici di Ranieri offre ampie garanzie sia nella lettura della gara che nella capacità di adeguare il proprio gioco strada facendo. Lo ha dimostrato in Portogallo, con un primo tempo di grande personalità (anche dopo la sostituzione di Dybala uscito per infortunio) e una seconda frazione di gioco altrettanto buona, nonostante la pressione dell’avversario e i suoi assalti finali. Chi passerà il turno è da vedere, ma pensare ad una Roma che segni almeno una rete senza subirne, quello che serve per conquistare gli Ottavi di Europa League, ci sembra uno scenario possibile.
Sarà dura? Molto probabile! Com’è probabile che sacrificio, personalità e capacità di stringere i denti nei momenti chiave della sfida serviranno anche all’Olimpico; discorso che vale anche per i tifosi giallorossi sugli spalti. Del resto i precedenti storici tra le due squadre raccontano di una rivalità accesa e di risultati spesso in equilibrio: nei 6 confronti diretti tra Roma e Porto disputati dal 2016 al 2025 abbiamo contato tre pareggi con esito finale 1-1, due successi per il Porto (0-3 all’Ilimpico e 3-1 in casa ma solo ai supplementari) e una vittoria per la Roma, 2-1 con doppietta dell’ex romanista Zaniolo. Ripetiamo, stando ai testa a testa i giallorossi dovranno sudare le celebri sette camicie e mantenere la lucidità che ci vuole per trovare il guizzo vincente. I capitolini ne sono capaci? Quelli di inizio stagione fino a un certo punto, ma la squadra cementata da Ranieri è lontana parente di quella, tutt’altra cosa.
Da quando l’amato tecnico è tornato sulla panchina della Roma la compagine ha cambiato volto e passo. I risultati già tangibili sono sotto gli occhi di tutti: una posizione nella classifica di Serie A più che decorosa, specie dopo un soggiorno nemmeno tanto breve nelle retrovie, e l’opportunità concreta di strappare un pass per gli ottavi della competizione. Sarebbe un ottimo risultato e per certi versi giusto, anche in virtù di quanto fatto vedere nel 2023, quando la Roma approdò in finale di Europa League da campione in carica della Conference League, e nel 2024, quando la squadra si fermò solo in semifinale. E poi c’è da raggiungere la Lazio, già qualificata grazie a un sorprendente primo posto nella classifica a girone unico della rassegna. Il destino è nelle mani di Ranieri e nei piedi dei suoi giocatori: ci sarà rivelato presto.