Sinner rientra a Doha: sarà tennis spettacolo

Ci siamo, Jannik Sinner is back! Dopo il successo agli Australian Open, l’altoatesino aveva deciso di prendersi una pausa e ricaricare le pile. Nel frattempo si è disputato l’Open di Rotterdam, dove il numero uno al mondo ha preferito non difendere il titolo di campione in carica e dove lo spagnolo Alcaraz è andato a fare terra bruciata spazzando via un avversario dietro l’altro. Per fortuna l’attesa è finita e in occasione dell’ATP 500, al via in Qatar lunedì 17 febbraio, il nostro tennista avrà l’occasione di riprendere il filo delle vittorie lasciato in sospeso. Ci sperano in molti, addetti ai lavori, tifosi del Belpaese e del resto del mondo, tutti conquistati da un talento solidissimo e caparbio i cui limiti, probabilmente, restano tuttora da scoprire.

Il Qatar Open 2025, che per ragioni di sponsor è noto anche come Qatar ExxonMobil Open, si preannuncia come un torneo di grande prestigio, da seguire sì o sì per gli alti contenuti tecnici e agonistici che offrirà. Di questo abbiamo la certezza, e di quelle ben fondate. Non solo per la presenza a Doha del capofila ranking ATP, ma anche per la partecipazione di altri giocatori tra i migliori al mondo: il già citato Carlos Alcaraz; l’intramontabile Novak Djokovic, che ha già superato la lesione muscolare rimediata agli AO; e altri avversari sempre tosti e pericolosi come Daniil Medvedev, Alex De Minaur, Andrey Rublev, Grigor Dimitrov e Stefanos Tsitsipas. Insomma, per Sinner ci sarà da sudare, e per noi che lo seguiremo comodamente in poltrona ci sarà da divertirsi colpo su colpo.

Per forza di cose le aspettative nei confronti di Sinner sono altissime, e lo sono per tante ragioni: perché è reduce dal bis degli Australian Open dove ha sfoderato una volta di più classe e strapotere fisico, perché è da tutti riconosciuto, avversari compresi, come il più forte, l’uomo da battere, e perché si gioca sui campi di “cemento” del Khalifa International Tennis Complex. Dettaglio di non poco conto visto che la superficie veloce, sia indoor che outdoor, è il regno dell’altoatesino: 17 titoli conquistati su 19 finora che in caso di successo a Doha diventerebbero 18 su 20. Ma non finisce qui. In caso di affermazione agli ATP 500 in Qatar, Sinner centrerebbe il ventesimo titolo della sua giovane carriera, titolo che avrebbe un sapore del tutto particolare dato che gli consentirebbe di eguagliare la stessa cifra di Medvedev.

Insomma, i motivi per seguire la competizione sono tanti e tutti di grande richiamo. Li abbiamo visti: il rientro di Sinner, la concorrenza di alcuni dei migliori 10 tennisti al mondo, la voglia di Djokovic e Alcaraz di mettere in discussione la leadership dell’italiano e, ancora, la partecipazione di Matteo Berrettini che vorrà riscattarsi dopo la brutta eliminazione al primo turno dell’Open di Rotterdam; attenzione anche a Luca Nardi, che però partirà dalle qualificazioni. Non ci resta che attendere il 17 e scoprire chi vincerà nella finale di sabato 22. A proposito, l’ultima edizione del torneo è andata al russo Karen Khachanov, ma fino all’anno scorso si trattava di un ATP 250. Dal 2025 la categoria del torneo è salita, per l’appunto, ad ATP 500, il che significa un montepremi più alto e, come visto, il coinvolgimento dei più grandi tennisti del globo.

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