Forse nessuno sport come il calcio sa regalare annate indimenticabili, di quelle che restano impresse nel cuore e negli occhi di un’intera tifoseria. Ne sa qualcosa l’Atalanta, un tempo squadra rivelazione della Serie A, oggi capolista in campionato dopo l’ultima giornata del 2024 e realtà solida, solidissima, capace di mettere in ginocchio avversari di qualunque caratura. In un crescendo di bel gioco e risultati, la Dea è riuscita a completare la sua trasformazione nella squadra dei sogni: calcio spumeggiante, ritmo, velocità, colpi di classe… il tutto governato dal maestro Gasperini, una specie di Demiurgo che conosce a menadito le leggi dell’universo calcistico e sa sempre dove mettere le mani. Il risultato, stagione dopo stagione, è un club più consapevole dei propri mezzi e lanciato verso nuovi e più ambiti traguardi.
Che il 2024 segni la consacrazione dell’Atalanta è un dato chiaro a tutti. Chiunque abbia occhi per vedere e un cuore da tifoso di Calcio non può negare che il percorso dei bergamaschi sia stato travolgente. Pazienza per la Coppa Italia sfumata contro la Juventus, titolo tra l’altro già ottenuto dai bergamaschi nell’edizione 1962/63; anche perché una settimana dopo, precisamente il 22/05/2024 arriva il primo, grande appuntamento con la storia: l’Europa League ai danni del Bayer Leverkusen, altra squadra dei miracoli che prima di subire l’Atalanta era imbattuta da 361 gioni e la bellezza di 51 partite. Numeri, questi ultimi, da far tremare le gambe. Non quelle degli atalantini, e soprattutto non quelle di Ademola Lookman, che si erge a protagonista assoluto della partita rifilando 3 reti al portiere avversario. A lui il Pallone d’Oro africano, ereditato da un altro nigeriano, Osimhen; all’Atalanta la consapevolezza di essere entrata nell’Olimpo delle grandi, quell’identità rinnovata che dà nuove certezze e che rende l’impensabile finalmente possibile.
Fino a ieri per l’Atalanta l’impensabile era tutto ciò che avesse a che fare con la parola “Scudetto“. Fino a ieri, dicevamo, ma oggi? Chi, oggi, sfoglierebbe la margherita delle pretendenti alla Serie A 2025 senza nominare legittimamente l’Atalanta? Solo un pazzo, o uno sprovveduto. E infatti… dopo qualche inciampo di inizio stagione, i nerazzurri di Gasperini si sono mostrati per quello che sono, come sempre: ragazzi terribili difficili da domare, buoni giocatori e altri di classe (De Ketelaere in primis) che nelle mani del loro allenatore diventano una macchina formidabile di reti e di gioco, da perderci la testa come nei primi amori. Chiudere il 2024 al primo posto in campionato, benché in coabitazione con il Napoli, è solo l’ennesimo risultato tangibile nella parabola ascendente bergamasca. Gli altri risultati sono ancora in potenza, o meglio in nuce, e riguardano tutte le competizioni di calcio del 2024/25: Coppa Italia, dove l’Atalanta è già ai quarti; Campionato, dove, come visto, la squadra è in piena lotta; Champions League, dove la Dea sta brillando tra le più forti d’Europa; Supercoppa Italiana, dove tra il 2 e il 6 gennaio si giocherà il trofeo contro Inter, Milan e Juventus.
Dopo un 2024 pirotecnico, il 2025 che si apre all’orizzonte appare roseo, e comunque ricco di sfide imperdibili, di montagne da scalare per toccare il cielo con un dito. Nessuno ha la sfera di cristallo e nessuno può sapere come andrà a finire, ma già oggi quello a cui stiamo assistendo è il film di una storia bellissima, di quelle che si racconteranno ai posteri a testa alta, con il cuore colmo d’orgoglio. In attesa delle prossime albe, che attendiamo gravide di nuovi successi, ci atteniamo alle parole di Gasperini: “Un voto al 2024? 110 e lode, meraviglioso! Dispiaciuti che finisca. Abbiamo fatto un qualcosa di formidabile, ma cercheremo di renderlo ripetibile”.