Dopo tanta attesa, siamo giunti al primo dei tre giri di boa che decideranno le sorti delle migliori Nazionali a questo Europeo. La prima di queste tre giornate è terminata, in attesa dei resoconti e in trepidante attesa anche della fase finale di questa competizione, che si prospetta competitiva e molto molto divertente. Anche oggi possiamo dire di essere stati spettatori di una straordinaria giornata, che ha regalato risultati inaspettati, conferme, record e vittorie convincenti. Andiamo quindi a scoprire quali sono state le emozioni che abbiamo vissuto nella prima giornata di questa rassegna iridata.
Girone A: Germania-Scozia, Ungheria-Svizzera
Salita sul tetto del mondo nel 2014, dopo la finale vinta contro l’Argentina, la Germania non è più riuscita a brillare negli anni e nelle competizioni successive. A parte la semifinale raggiunta nel 2016, dove non andò oltre, terribili risultati nel 2018, nel 2020 e nello scorso mondiale. Però questa volta, a casa loro, dovevano invertire il trend. Con un nuovo allenatore, Nagelsmann, e una serie di nuovi innesti giovani e forti, coadiuvati da una spina dorsale piena di campioni esperti, la Germania non poteva e non doveva perdere. Un sonorissimo 5-1 che porta la firma di cinque giocatori diversi, di cui i primi tre tutti giovanissimi. La Scozia quasi inesistente, ma se inizia così la Germania può veramente far paura a tutte.
Bella partita, invece, quella tra Ungheria e Svizzera. Sommer e compagni la spuntano sull’Ungheria del nostro Rossi che combatte e non si arrende, accorcia le distanze sul 2-1, ma che si arrende solo sul finale, quando su un errore di attenzione devono cedere il 3-1 che chiude la partita, quando ancora si poteva sperare sul pareggio. Era solo la prima, ma ricordiamoci che in una competizione come questa la prima partita può valere tantissimo.
Girone B: Spagna-Croazia, Italia-Albania
Da una parta la generazione d’oro della Croazia, con quel trittico a centrocampo da far invidia a qualsiasi Nazionale (Modric, Brozovic e Kovacic), dall’altra l’esuberante Spagna piena di terribili giovanissimi. In realtà, a nostro avviso, il risultato è un po’ bugiardo: un 3-0 così secco non è forse rivelativo della partita, che è stata davvero molto divertente e combattuta. Assurdo da dire, visto il risultato, ma la Croazia non è stata a guardare, e continua a stupire sempre e sempre di più. Certo, se dall’altra parte però ci sono quei livelli a quelle età…
Quasi un derby per tantissimi giocatori in campo. E, come un derby, è subito fortissimo: nemmeno un minuto e per tutti noi tifosi azzurri arriva il primo shock, con la rete dell’Albania che inizia a evocare terribili fantasmi. Ci vuole lo zoccolo Inter per riportarci sulle nuvole subito nel primo tempo: Barella e Bastoni ci tirano fuori da una situazione spinosa e decidono, di fatto, la partita, dopo un fantastico primo tempo. Ci spegniamo un po’ nel secondo tempo, ma non basta per l’Albania: finisce 2-1 per noi. Ora, attenzione al primo, gigantesco scoglio: domani ci sarà Italia-Spagna.
Girone C: Slovenia-Danimarca, Serbia-Inghilterra
Doveva essere il girone dell’Inghilterra, che si accaparra tutte le attenzioni con la sua squadra. Invece, a diventare il fulcro del girone è stata la (permettetecelo) noioisssima partita tra Slovenia e Danimarca. Non per il risultato, perché l’1-1 di Stoccarda è stato tutto tranne che divertente, ma per il valore che queste due Nazionali hanno riportato. La prima con la convocazione di Josip Ilicic, forse fuori forma ma ancora straordinario con quei piedi e, soprattutto, fuori da quell’incubo che lo aveva trascinato il per tutto il 2020, al pieno della sua carriera. Per i danesi invece, dopo tre anni da quel fatidico giorno che ha tenuto tutti i tifosi con il fiato sospeso, importantissimo è stato veder tornare al gol Cristian Eriksen, che ha regalato un sorriso di gioia e un sospiro di sollievo a tutti.
Deludente, invece, l’Inghilterra. Vince ma non convince, trascinata – ormai mantra di questa stagione, anche di club – da Bellingham, golden boy candidato molto prepotentemente al Pallone d’Oro. Un 1-0 che non sa di molto, con la Serbia che cerca in tutti i modi di pareggiare, senza però riuscirci. Il passaggio del turno degli inglesi sembra comunque cosa fatta, ma non sembrano così irresistibili come si pronosticava.
Girone D: Polonia-Olanda, Austria-Francia
Eccoci nel secondo girone più interessante di questo Europeo, che perde l’oro solamente perché nel girone B c’è la nostra Italia, e tutta l’attenzione andrà verso gli uomini di Spalletti. Da una parte Olanda e Polonia, che lottano addirittura fino all’83° per decidere questa sfida che sembrava ormai indirizzata sull’1-1. La Polonia, orfana di Milik e bomber Lewandowski (rimasto 90′ in panchina) riesce a tenere testa agli Oranje, che però segnano con Weghorst al suo primo pallone toccato.
Non convince nemmeno la Francia, che vince solamente 1-0 – tra l’altro, con un autogol (anche se propiziato dal solito Mbappe che esce con le mani sul volto per la frattura del naso) – contro una buona, ma sprecona, Austria. L’impressione è che gli uomini di Deschamps potessero fare molto di più, ma così non è stato. E, questo girone, per noi è più aperto che mai. Che la lotta abbia inizio.
Girone E: Romania-Ucraina, Belgio-Slovacchia
Eccoci arrivati, invece, nel girone delle sorprese! Da una parte la Romania, che – complice una brutta prestazione da parte del portiere ucraino Lunin, in forza nientemeno che al Real Madrid – riesce a superare addirittura 3-0 Mudryk e compagni, senza che potessero avere voce in capitolo. Romania che ora si porta in testa al girone, con un vantaggio importante in termine di differenza reti e una sfida, la prossima contro il Belgio, che potrebbe valere oro ma potrebbe anche – quasi – definire già la prima importante esclusione dal tabellone degli ottavi.
Già, perché il Belgio soffre tantissimo contro la Slovacchia, complice anche una sfortunatissima serie di eventi, come i due gol annullati a Lukaku (che, oltre ai due gol annullati grazie al VAR e ai microchip interni al pallone, spreca anche moltissimo) paga pegno ed esce da questa partita, sulla carta già scritta, clamorosamente sconfitta, col rischio, già nella prossima, di dover salutare prematuramente Euro 2024 in caso di sconfitta e vittoria della Slovacchia contro gli Ucraini e un pareggio nello scontro diretto, che la lascerebbe fuori dalle migliori terze.
Girone F: Turchia-Georgia, Portogallo-Repubblica Ceca
Ed eccoci con l’ultimo girone di questo Europeo, che a conti fatti ha regalato partite combattute e molto divertenti, lotte fino all’ultimo e record su record superati. Partiamo con i terribili ragazzi turchi, guidati da Montella in panchina e Calhanoglu leader in campo. Gioca veramente bene la Turchia, che segna subito due gol (uno dei quali, quello di Yildiz, viene annullato dal VAR). Non ci sta la Georgia, che pareggia e lotta fino alla magia di Arda Guler, che segna con un sinistro a giro da fuori area. Fino al sesto minuto di recupero, però, è la Georgia a dominare il gioco, schiacciando i turchi nella loro area di rigore con 11 giocatori (compreso il portiere, salito per un corner), che paga però la disattenzione dell’ultimo secondo, regalando palla a porta sguarnita e terminando con un passivo più pesante di quanto meritato. Sempre con il rischio differenza reti.
Infine, rompe record su record il Portogallo: da un lato, Pepe diventa il calciatore più anziano ad aver partecipato ad un’edizione degli Europei, dall’altra l’immortale Cristiano Ronaldo che arriva al suo sesto (6!) Europeo in carriera, di cui uno vinto da protagonista. La Repubblica Ceca si arrende solo al 92°, quando Francisco Conceicao segna il 2-1 finale. Protagonista in campo Ronaldo, un fantasma Leao. Curiosità di giornata: Francisco è il figlio di Sergio Conceicao, allenatore del Porto e, tra l’altro, anche compagno al Portogallo di Cristiano Ronaldo, che proprio ieri propizia il gol del figlio. Quando si parla di longevità…