Siamo quasi al termine della primissima fase della tanto amata Champions League, la fase a gironi, che ha appena concluso la sua quinta giornata, la penultima, in attesa degli ultimi verdetti sulle squadre che passeranno il turno e si accaseranno nella fase a eliminazione diretta, quelle che invece dovranno accontentarsi di un posto in Europa League, e quelle che, invece e inevitabilmente, dovranno abbandonare le coppe europee in maniera definitiva. Andiamo, quindi, a scoprire quali sono stati i migliori giocatori della quinta giornata di Champions, stilando una nostra personalissima Top XI:
Portiere: Nick Pope
Andiamo a pescare nel “girone di ferro”, quello dove Milan, Newcastle, Borussia Dortmund e Paris Saint Germain si sono sfidate per strappare alle altre due posti per il prossimo turno. Salvato nel finale da un rigore (a dir poco dubbio) del solito Mbappé, il PSG ha sbattuto per quasi 90 minuti sulla saracinesca chiusa dal portiere inglese, che è stato bravissimo a mantenere i Magpies in vantaggio fino alla fine, quando – colpa una svista dell’assistente var – ha dovuto raccogliere dal fondo della rete un rigore imprendibile. Anche se, possiamo dirlo, la traiettoria l’aveva indovinata. Più di metà risultato è merito suo.
Difensori
Tanta Liga spagnola in questa difesa, a partire dai due terzini e passando anche per uno dei due centrali, recordman di gol in Champions League:
João Cancelo
La sua partita è stata assolutamente sontuosa: è lui che trascina il Barcellona in vetta alla classifica, ribaltando l’1-0 del Porto con due giocate straordinarie. Fulmina il portiere avversario con un siluro all’angolino, e poi è sempre lui a fornire il delizioso assist per il gol del definitivo 2-1, targato dal suo connazionale João Felix. Xavi ringrazia, e porta a casa il primo posto.
Sergio Ramos
Sergio Ramos sempre più immortale. Prestazione non magistrale la sua, ma vogliamo premiare la continuità: con il gol dell’1-0 siglato in quella che sarà una sconfitta del suo Siviglia contro il PSV, il centrale spagnolo ha siglato il suo 16° gol in Champions League, agganciando Piqué e Roberto Carlos (non proprio due sconosciuti) come difensori con più gol nella massima competizione europea. Leggendario.
Mats Hummels
Partita da professione. Sbaglia un solo intervento, quando chiamato allo scatto mostra che con la carta d’identità tutti prima o poi ci devono avere a che fare. Per il resto, poi, ferma la clessidra del tempo giocando una partita di assoluta pulizia per scelte, letture, interventi. D’altronde l’età è solo un numero.
David Alaba
Nonostante coi Blancos giochi centrale, noi vogliamo riadattare l’austriaco al ruolo in cui è diventato grande al Bayern Monaco, quello da terzino. Dimostra di sapere fare qualsiasi cosa, sia in fase offensiva (con quel pallone coi contagiri fornito a Bellingham in occasione del momentaneo 2-1) e in fase difensiva.
Centrocampisti
Torniamo al nostro centrocampo a 3+1 per premiare quelli che sono stati i migliori in campo, tra gol e super-prestazioni:
André-Frank Zambo Anguissa
Un po’ a rilento l’inizio, con qualche imprecisione, salvo poi disputare una ripresa da top player, realizzando la rete del 2-2 e propiziando il contropiede – poco dopo – che avrebbe potuto addirittura portare a un nuovo vantaggio del Napoli, se non fosse stato sprecato malamente da un brutto passaggio di Kvaratskhelia.
João Mario
Lo sanno tutti che nel calcio, una di quelle vere e proprie leggi è sempre quella del “Gol dell’ex”. Bene, nel caso di Benfica-Inter il portoghese non si è limitato al gol, ma alla più classica delle “Triplette dell’ex”, con un piattone mancino su assist di Tengstedt e due tap-in facili-facili all’interno dell’area piccola. La sua vendetta dura un tempo, ma è comunque una nottata da incorniciare.
Jamie Bynoe-Gittens
Quando accelera, fa male. Bravo nell’uno contro uno, veloce, si propone con costanza come una spina nel fianco della retroguardia rossonera e, già che c’è, butta dentro anche il golletto in un palcoscenico come San Siro. Classe 2004. Non male.
Jude Bellingham
I complimenti e gli elogi nei suoi confronti, ormai, sono terminati. A differenza di Rodrygo, che a un certo punto si spegne, il talento della nazionale inglese, oltre al gol di testa al 22′, continua a sfornare giocate da fuoriclasse fino al triplice fischio, riuscendo addirittura a far segnare Joselu… 15 gol in 16 partite, alla sua prima stagione con una maglia pesantissima come quella del Real Madrid. Che cos’altro si può dire?
Attaccanti
Dobbiamo ammettere che questa giornata è stata davvero complicato scegliere gli attaccanti della nostra formazione, lasciando in panchina tanti giocatori che hanno fatto molto.
Rasmus Højlund
In una serata in cui tutto il Manchester United traballa (partendo dal suo portiere, Onana, che sembra un altro rispetto al portiere dell’Inter), faro nel mare offensivo del Manchester è il danese, che tiene alta la squadra e aiuta a gestire il primo tempo. Cala come tutta la sua squadra nel secondo tempo, con il recupero del Gala.
Ciro Immobile
Al solito grido di “Cirooo, Cirooo”, entra in campo dalla panchina e lascia il segno. Non per una, ma per due volte. Una doppietta che potrebbe valere un pezzo di qualificazione, se non l’intera torta. Torna alla stragrande a far esultare i suoi tifosi, facendo accantonare la prestazione sontuosa del compagno Isaksen.