La Top XI della terza giornata di Champions League

Dopo la pausa Nazionali e i weekend di campionato, è tornata finalmente la competizione europea più bella e importante di tutte: la Champions League. Finito il primo corso, siamo al giro di boa, con le prime tre partite sulle sei totali dei gironi che sono state giocate, che decideranno le 16 protagoniste della fase ad eliminazione diretta. Medaglia a due facce per le italiane, con due vittorie e due sconfitte, che da una parte aiutano in ottica classifica, dall’altra mettono in difficoltà, dovendo necessariamente ribaltare i pronostici (e, chissà, anche sperare in qualche risultato inatteso). Andiamo a scoprire quali sono stati i migliori giocatori della terza giornata di Champions League, l’ultima d’andata, stilando una nostra Top XI:

Portiere: André Onana

Il suo inizio di stagione al Manchester United, dopo una straordinaria stagione all’Inter, è stato tutt’altro che un sogno, con tanti brutti risultati e pessime prestazioni con i Red Devils. Tante le polemiche e le discussioni, zittite in una delle partite più importanti della stagione: eroe nel proteggere il risultato con i miracoli nel secondo tempo, per non parlare di quel rigore neutralizzato al 97° che sigilla la vittoria degli inglesi. Vittoria United, qualificazione alla fase successiva ancora viva.

Difensori

Non è stato facile scegliere i difensori per questa partita: tanto meritavano i difensori dell’Inter, che in una partita “all’italiana” hanno potuto mettersi in mostra, ma sono tanti i nomi che avevamo sul tavolo. Alla fine, abbiamo scelto:

Harry Maguire

Leggasi sopra. Da difensore più pagato della storia del calcio a clamoroso flop calcistico in pochissimo tempo. Anche in questo caso, tante le critiche, tante le polemiche e tante anche le giornate in cui non ha potuto dimostrare il suo valore, per panchina, mancata convocazione o brutte prestazioni. Anche in questo caso, zittite in una sola notta, forse una di quelle più importanti, con un gol fondamentale. Anche in questo caso, vittoria United, speranza per la qualificazione che ancora arde.

Manuel Akanji

A Berna, in Svizzera, a casa sua, si sente a casa. La difesa è sua, lui è affidabile e non fa passare nessuno. Non solo, perché apre le danze con un tap-in che sarà solo il primo atto, mentre la conclusione sarà portata da Haaland, che ringrazia comunque anche la sua difesa.

Benjamin Pavard

Andiamo a premiare nuovamente il francesino: attento, ordinato e preciso, che paga solamente l’inserimento di Gloukh che vale il provvisorio 1-1. Poi riacquista certezze e sicurezza, tornando a non sbagliare più nulla, e a fornire una mano fondamentale per fissare il risultato sul 2-1 che mette l’Inter con un piede nella fase ad eliminazione diretta.

Centrocampisti

Abbiamo deciso di premiare anche 5 centrocampisti (4+1) tutti giovanissimi, e tutti fenomenali in questa due giorni di Champions.

Rico Lewis

Ricorda Haaland e Gavi” dicono i tifosi dei Citizens. Paragoni finora sicuramente azzardati, visti gli apporti che i due hanno dato a Manchester City e Barcellona, e l’esperienza maturata finora, ma altra cosa sicura è che il City ha tra le mani un gioiellino già brillante, pronto e svezzato. È vero, il suo ruolo naturale è di terzino destro, ma noi lo abbiamo riadattato esterno perché la fascia è sua soltanto: difesa e attacco, non ha rivali. Ottima reazione ai movimenti degli svizzeri e una compostezza da veterano. E inoltre, a fine gara, l’insoddisfazione per aver subito un gol. Questa è fame, e a questa età fa solo bene.

Matt O’Riley

Ha fatto una partita da fenomeno, che partita! Fa da undicesimo e da dodicesimo uomo per il Celtic, è l’uomo in più della squadra di Rodgers. Fa tutto, ma proprio tutto bene, con tanto di assist per il primo gol firmato Furuhashi. Impegna tanto Oblak e i suoi inserimenti sono pericolosissimi. Temibile.

Warren Zaïre-Emery

Centro di gravità permanente dei parigini: resiste alla carica di Reijnders e innesca il contropiede fulminante di Mbappé che porta all’1-0. Firma anche l’assist per il 3-0. La carta d’identità recita addirittura 2006: 17 anni. Diciassette. Un extraterrestre sotto la Tour Eiffel.

Vinicius Jr.

Palla a Vinicius e s’abbracciamo” è la strategia del Real. Vincente, perché il brasiliano è il più pericoloso, migliore in campo per distacco. La difesa alta del Braga non lo tocca, non si fa intimidire e con la sua velocità mette in crisi tutti gli avversari. Suo l’assist per entrambi i gol: 2-1 che passa, inevitabilmente, dai suoi piedi.

Jude Bellingham

Come trequartista premiamo la continuità. È vero, si fa apprezzare di più nella fase di non possesso, quando il Braga spinge nel primo tempo, con la difesa che ha bisogno del suo ripiego. Ma, con la ripresa, rinasce e colpisce direttamente la difesa dei portoghesi prima chiamando Matheus al miracolo, e poi con il gol del raddoppio. 11 gol e un assist in 12 partite: non si ferma più.

Attaccanti

Ahinoi, a malincuore dobbiamo inserire come i nostri due attaccanti i due che più hanno reso tangibili le debacle di Milan e Lazio: da una parte Santiago Gimenez, dall’altra Kylian Mbappé.

Santiago Gimenez

Il “Bebote” punisce ancora la Lazio, che finisce 2-0 nel complessivo delle sue sfide con gli olandesi con buona pace (e gioia) dei cugini giallorossi, che proprio contro il Feyenoord hanno vinto in finale di Conference League. Al debutto in Champions l’attaccante ne fa due, arrivando a 15 gol in stagione. Centravanti straordinario, debacle per i biancocelesti.

Kylian Mbappé

Il francese si carica sulle spalle tutta la sua squadra. Il suo dribbling e la sua velocità sono l’arma segreta del PSG, con la difesa dei rossoneri che ci diventa pazza. Doppio passo, finta su Tomori e tiro imparabile per Maignan. Nel finale, tra l’altro, scheggia anche il palo. Contro il Milan ha giocato un altro sport. Infermabile.

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