Giù le maschere: il pregio di Simone Inzaghi

Inzaghi come LeoVegas.News: con l’Inter fino al 2025. L’allenatore ha vinto e convinto nella scorsa stagione, portata avanti fino alla fine e conclusa arrendendosi agli inarrestabili del Napoli in Serie A, e alla corazzata Manchester City in Champions, ma inarrestabile in Coppa Italia.

Nato nell’aprile del 1976, il tecnico piacentino ha una lunga e distinta carriera nel calcio italiano. Gli inizi? Da giocatore, solido difensore centrale per – tra le altre – Lazio e Lecce. Senza contare anche la Champions, dove è stato anche protagonista con tre reti.

Tuttavia, è come allenatore che Simone ha iniziato a brillare. Dopo la trafila ad allenare le giovanili della Lazio e la promozione ad allenatore della prima squadra, nel 2021 ha ereditato le redini dell’Inter per sopperire all’addio di Antonio Conte, continuando a guidare la squadra alle vittorie (si contano, solo con i nerazzurri, due Coppa Italia consecutive e due Supercoppa Italiana consecutive). Gioco divertente, non attendista e attacco fluido e dinamico: un allenatore moderno, insomma.

Un allenatore affidabile, che non vuole le maschere e che non si dipinge come un guru o un genio della comunicazione, ma con preparazione tattica – e si è notato nella finale di Instanbul, dove il piano per la gara è stato praticamente perfetto – la sua perfetta filosofia aziendalista che, nel calcio di oggi, non fa altro che bene, e la straordinaria (e molto rara) capacità di riuscire a farsi scivolare addosso critiche ed elogi, per non arrendersi o adagiarsi sugli allori.

Insomma, magari non esalterà le folle, ma non si abbatte mai. E possono farlo anche i tifosi dell’Inter, almeno fino al 2025.

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