Manca poco più di una settimana alla chiusura del calciomercato in Europa. Dopo una straordinaria stagione calcistica, il calciomercato è stato l’elemento che ha catturato l’attenzione di migliaia di tifosi, in attesa di scoprire i nuovi idoli della propria squadra e le nuove speranze per la stagione in arrivo. Come ormai mantra, topic centrale quando si parla di calciomercato nelle ultime stagioni, è soprattutto la Premier League a smuovere le quantità di denaro più alte, grazie anche soprattutto ai mastodontici premi per le sponsorizzazioni e per i diritti tv che le società inglesi ottengono.
In Italia si gioca su plusvalenze, scambi, sconti e ribassi, con il mercato al risparmio all’ordine del giorno, non è lo stesso per gli altri campionati, che staccano assegni a nove cifre come se fosse una banconota da 5€. Andiamo a vedere, quindi, una Top XI dei colpi di mercato di questa sessione più costosi.
- Declan Rice– 116 milioni
- Moses Caicedo – 116 milioni
- Jude Bellingham – 103 milioni
- Harry Kane – 100 milioni
- Josko Gvardiol – 90 milioni
E gli altri? Eccoli. Per scoprire quali sono i colpi di calciomercato più costose di questa sessione, continua a leggere dopo l’infografica.
Portiere: André Onana
Cresciuto sin da subito in mezzo ai più grandi, tra la Eto’o Academy e le giovanili del Barcellona, è però in mezzo ai ragazzini terribili dell’Ajax che il portiere camerunense ha costruito la sua fortuna: sette anni ad Amsterdam, bene con gli olandesi per cinque di questi sette. Poi, il dramma. L’errore, la squalifica per doping di un anno, ridotta poi a nove mesi dalla Fifa per aver riconosciuto la buonafede dell’errore.
Rientrato tra i pali, però, in Olanda non è più stato lo stesso, e le voci d’insistenza partite da Milano hanno iniziato sempre di più a convincerlo. Sotto Simone Inzaghi, prima ha iniziato in sordina, vedendo impotente il compagno Handanovic titolare, poi ha convinto l’allenatore, che lo ha lanciato in campo, dove ha vinto e convinto. Con i nerazzurri una sola stagione, ma d’alto livello, tanto da arrivare in finale di Champions League. Il finale? Il trasferimento a Manchester, sponda United, per sopperire a De Gea, che ha portato nelle casse dei nerazzurri circa 52 milioni di euro.
Difensori
Pedro Porro
La sua prima, vera, stagione tra i professionisti è stata con il Peralada, club di terza divisione spagnola, nel 2017. Poi, un anno al Girona tra i grandi, dove il suo valore di mercato è passato da un milione a 10 milioni, e dove ha attirato su di sè le attenzioni del Manchester City, che, però, non ha mai creduto davvero in lui, inanellando una serie di prestiti tra il Real Valladolid e lo Sporting Lisbona, che lo acquista a titolo definitivo nel 2022.
Nemmeno un anno con i portoghesi, che arriva il prestito a gennaio, direzione Tottenham, che deciderà di pagare ben 40 milioni allo Sporting per avere, questa stagione, come titolare il ragazzino di Peralada mai creduto grande dal City.
Josko Gvardiol
Per il ragazzo croato è stata una vera e propria ascesa verticale: dalla Dinamo Zagabria, una delle migliori cantere d’Europa, alla titolarità in Germania, al Lipsia. Poi, nel 2022, il Mondiale in Qatar, che fa del suo nome un oggetto del desiderio sulla bocca di tutti. A 21 anni, Gvardiol ha sfidato – e fermato – giocatori del calibro di Leo Messi, e il Manchester City ha deciso di sborsare ben 90 milioni per Josko, rendendolo uno dei difensori più pagati della storia.
Kim Min-Jae
Forse prima di vedere la scorsa stagione a Napoli, quando si parlava di Corea del Sud veniva in mente solamente Son, il fenomeno che al Tottenham è diventato un idolo da ormai diversi anni. Eppure, il Napoli ha trovato, in Turchia al Fenerbahce, un difensore roccioso, che avrebbe dovuto diventare l’erede naturale di Koulibaly. E, in realtà, ha fatto anche di più. Non solo ha fatto dimenticare velocemente il colosso senegalese, ma Kim è anche riuscito nel raggiungere quel traguardo che K2 non aveva mai centrato: vincere lo Scudetto coi partenopei, e a suon di prestazioni sontuose. Non c’è da stupirsi, quindi, se il Bayern Monaco ha deciso di spendere ben 50 milioni per lui.
Lucas Hernandez
È vero, al Bayern giocava da difensore centrale, e anche con la Francia il terzino sinistro titolare è il fratello Theo, che al Milan fa della fascia sinistra il suo parco giochi. Ma noi abbiamo deciso di adattarlo, memori di quel cross che nel 2018 regalò a Pavard (altro terzino di quella Francia, difensore centrale oggi) quel pallone che l’Argentina ricorderà bene, e che li eliminerà dal Mondiale, portando poi i galletti sul tetto del Mondo.
Insomma, a sinistra mettiamo Lucas Hernandez, perchè la fascia sinistra è questione di DNA, che col Mondiale è diventato ricercatissimo, tanto da attirare il Bayern Monaco (80 i milioni spesi dai bavaresi) ed esserne il titolare per 3 anni. Poi, la rivalità con Kim e la chiamata del PSG, che di milioni ne ha messi 45, e una titolarità quasi sicuramente certa.
Centrocampisti
Declan Rice
Chiudere un ciclo a soli 24 anni, a quanto pare si può. Quasi dieci anni, tra giovanili e prima squadra, per il centrocampista inglese classe ’99, scoperto dalle giovanili del Chelsea, per essere “adottato” – sportivamente parlando – dal West Ham United. Il totale? Solo con la prima squadra, 245 presenze, condite da 15 gol. Ah, e tra queste 245 si conta anche la finale di Conference League, vinta proprio questa stagione a scapito della Fiorentina. Insomma, l’Arsenal ha speso ben 116 milioni di euro per il centrocampista, rendendolo il secondo inglese più pagato della storia (dietro solamente al ragazzo qui sotto), ma che forse è la pedina perfetta per il gioco di Arteta.
Jude Bellingham
Dobbiamo, prima, fare una premessa. Si, è vero, Bellingham è l’inglese più pagato della storia, non c’è dubbio. Ma allora perché, dati di transfermarkt alla mano, il trasferimento dell’inglese da Dortmund al Real Madrid risulta di 103 milioni, quando quello di Rice di 113? Semplice, si tratta di parte fissa e bonus. Già, perchè se dobbiamo considerare anche i bonus, le Merengues hanno speso in totale ben 134 milioni di euro per accaparrarsi il gioiellino cresciuto nella Bundesliga tra i colori giallo e nero. Mentre per Rice, l’Arsenal in totale ha speso 122 milioni.
Moises Caicedo
Arrivato al Brighton ufficialmente nel 2021, il colombiano è diventato presto uno dei punti fermi del centrocampo dei Seagulls, sotto la guida di Roberto de Zerbi, che ha portato il Brighton addirittura alla qualificazione in Europa. Una super stagione, insomma, che ha spinto il Chelsea (che è raro vada leggero con il portafoglio) a spendere ben 116 milioni di euro per portare a London West il nuovo mediano.
Attaccanti
Rasmus Hojlund
Immaginate avere solo vent’anni, essere in una prima squadra (e non in giovanili o U21) tra i professionisti “solo” dal 2021, ed essere appena stato ceduto da una squadra “provinciale” ad uno dei team più famosi al mondo, per la modica cifra di 75 milioni di euro. Qualcuno parlerà di pressione, altri di talento. Sta di fatto che, in soli tre anni, la punta di diamante danese ha dimostrato di poter essere un vero e proprio craque.
Arriva alla Dea per 20 milioni dallo Sturm Graz, per diventare un giovane da far crescere sotto l’esperta guida di Gasperini, Rasmus non ci ha messo molto prima di diventare quel giocatore a cui ogni allenatore vorrebbe affidarsi. Un solo anno, per attirare su di se le attenzioni di un grandissimo club come il Manchester United. Un rimpianto per la Serie A e per la Dea, che però incassa la plusvalenza record.
Harry Kane
Una vita al Tottenham, intervallata solo dai primi anni di prestiti, tra Milwall, Norwich e Leicester, per poi entrare nel 2013 in pianta stabile tra il team più antico del North London Derby. Quasi dieci anni tra gli “Spurs”, con solamente il rimpianto di non aver mai portato a White Hart Lane (ormai Tottenham Stadium) un trofeo maggiore. Un bomber di razza, purissimo, finalizzatore implacabile tra Premier League e Nazionale. Però la mancanza di trofei si è fatta sentire.
Così, dopo tanti mal di pancia, mesi di contrattazione e anche qualche piccola soddisfazione, il Bayern Monaco ha deciso di spendere i 100 milioni richiesti dal Tottenham per portare in Germania l’Uragano Harry Kane (simile a “hurricane”). Scherzo del destino: alla prima finale coi bavaresi, la finale di Supercoppa di Germania, Harry non è riuscito nell’intento di una vita. Finale persa, trofeo sollevato dagli avversari. Un incubo.
Neymar
Ed eccoci con il “predestinato” carioca, colui che ha sempre scatenato tutto, tra polemiche, gioia, tifo e odio. O’Ney è diventato grande col Santos, la squadra del giocatore più forte della storia, poi al Barcellona, dove con Messi e Suarez come compagni (non due tipi qualunque) ha vinto tutto. Per poi cadere nella tentazione del denaro, con il ricchissimo stipendio offerto dal PSG e i 222 milioni offerti per strapparlo dalla Catalogna.
A Parigi non ha mai davvero brillato. Capelli colorati, cartellini, ritardi e malumori col club, polemiche tra ex partner e giornalisti. L’addio a Parigi non era davvero contemplato, eppure i mal di pancia sono diventati troppi. 90 i milioni arrivati dall’Arabia Saudita, con il PSG che non ci ha messo troppo a convincersi, e O’Ney ha deciso, forse in un “si” che sa tanto di condanna, la Saudi Pro League.