In Italia siamo agli ultimi giorni prima della chiusura del calciomercato, il più importante catalizzatore di attenzione dell’estate, in assenza dei vari campionati. Uno degli aspetti più importanti dei mercati di Serie A degli ultimi anni, nostro malgrado, è l’estrema attenzione alle finanze, non solo per rispettare il Fair Play Finanziario, ma anche e soprattutto per non svenare le casse della propria squadra.
Di conseguenza, per forza di cose, le varie società si scervellano e spremono milione per milione per recuperare dalle cessioni il più possibile, puntando spesso su giocatori più avanti con l’età (nell’ottica di diminuire il prezzo del cartellino) e su giovani da valorizzare, stavolta con l’intenzione di creare plusvalenze, ossia comprare un giocatore per poi cederlo a delle cifre superiori, per migliorare il bilancio.
Se il fenomeno delle plusvalenze è all’ordine del giorno per il nostro campionato, sempre più povero economicamente nei confronti delle potenze economiche della Premier League e della Saudi Pro League, è però anche vero che ci sono stati tanti team che – soprattutto recentemente – hanno accusato cattivi investimenti in giocatori e un passivo in bilancio non indifferente, e che si muovono alla ricerca di plusvalenze per riparare questi danni. Andiamo, quindi, a scoprire la Top XI dei giocatori che, con i loro trasferimenti, hanno creato le maggiori plusvalenze per i loro team.
- Neymar – 134 milioni
- Philippe Coutinho – 122 milioni
- Ousmane Dembele – 100 milioni
- Antoine Griezmann – 90 milioni
- Moises Caicedo – 87,8 milioni
E gli altri? Eccoli. Per scoprire di più su queste clamorose plusvalenze, continua a leggere dopo l’infografica.
Portiere: Alisson Becker
Da riserva di Szczesny allo scettro del portiere più forte del Mondo. Per Alisson l’ascesa è stata praticamente verticale: da giovanissimo portiere titolare all’Internacional in Brasile, al secondo della Roma dietro al portiere polacco. Un anno di gavetta poi, quando il suo titolare ha deciso di trasferirsi alla Juventus, titolare fisso nella Roma.
Il record del portiere più pagato
Se il suo record di essere stato il portiere più pagato della storia è durato poco, solo qualche settimana, a causa del trasferimento di Kepa Arrizabalaga al Chelsea, c’è da ammettere che il portiere che ha mosso più soldi per lo stesso club rimane il brasiliano. Dall’Internacional alla Roma per soli 8 milioni, dopo una stagione in panchina alle spalle di Szczesny, la seconda e la terza sono state quelle della consacrazione, che hanno poi attirato le attenzioni del Liverpool.
La squadra di Klopp ha deciso di investire ben 62,5 milioni di euro per accaparrarsi le prestazioni di quello che era considerato il Portiere più forte al Mondo in attività. Sicuramente i Reds sono stati contenti, visto e considerato il palmares e i premi che il brasiliano ha vinto con il Liverpool, ma i 54,5 milioni di plusvalenza portate nelle casse dei capitolini hanno sicuramente reso felici anche i dirigenti della Roma.
Difensori
Kyle Walker
Ha, da poco, deciso di rinnovare con il Manchester City per non abbandonare la sua squadra dopo tutti i traguardi raggiunti, primo tra tutti la vittoria della Champions League, il terzino ha portato nelle casse del Tottenham ben 46,8 milioni di euro: l’arrivo tra gli Spurs è stato economico, con lo Sheffield a cederlo per “soli” 5,9 milioni, per poi muoversi verso Manchester per 52,7 milioni.
Virgil Van Dijk
L’olandese è approdato al Liverpool per prendersi la scena. E lo ha fatto molto velocemente, con prestazioni sontuose e delle fasi difensive quasi perfette. Memorabile il suo record nella stagione 2018/19, che lo ha visto protagonista in positivo, in quanto è riuscito a non farsi mai superare in dribbling nel corso di tutta la stagione, record infranto solamente la stagione successiva, dopo ben 65 partite.
Insomma, se guardiamo allo storico, il Southampton si era assicurato le sue prestazioni per 15,7 milioni, mentre per il suo trasferimento, il Liverpool ha deciso di spendere 84,6 milioni, generando un’entrata attiva di circa 68,95 milioni.
Harry Maguire
A questo punto, però, è l’ora di arrivare ad affrontare il movimento del centrale inglese, il primo vero flop di questa formazione. Insomma, approda al Leicester per circa 13,7 milioni l’anno successivo al miracolo delle Foxes di Claudio Ranieri, in una squadra che mirava a ripetersi ma che, al netto di una buona prestazione nella stagione, non risucirà nell’intento. In due stagioni con il Leicester ha attirato le attenzioni del Manchester United, che decide di investire addirittura 87 milioni di euro per il difensore, rendendolo il difensore più pagato della storia, ancora oggi.
Se, però, per i compagni di reparto della difesa elencati fin’ora il trasferimento è valso i soldi spesi, per il centrale inglese non si può dire lo stesso: solo un trofeo portato a casa in oltre quattro anni con i Red Devils, la Coppa di lega Inglese, ma con tante – tantissime – sbavature in campo, e moltissime prese in giro e un titolo, quello del difensore più costoso della storia, non del tutto calzante.
Marc Cucurella
In un calciomercato sempre più inflazionato e con dei prezzi sempre più lievitati, non fa strano vedere il terzino spagnolo, che conta una sola presenza con il Barcellona dei grandi e un trofeo vinto con i blaugrana, tra le plusvalenze più alte. L’ex Barça ha visto il suo valore crescere nei numerosi prestiti che lo hanno portato a Getafe.
Proprio dalla squadra spagnola, il giocatore si è trasferito in Inghilterra, al Brighton, per la cifra di 18 milioni. Nella sua unica stagione con i Seagulls (con, tra l’altro, un solo gol e due assist) ha affrontato la sua futura squadra: il Chelsea, che necessitava di supporto sulla fascia sinistra, e ha speso 65,3 milioni per il terzino spagnolo, generando una plusvalenza di 47,3 milioni.
Centrocampisti
Moises Caicedo
Arrivato al Brighton ufficialmente nel 2021 per 28,2 milioni, per giocare solo metà stagione ed essere ceduto in prestito, sotto la guida di Roberto De Zerbi il mediano è diventato uno dei punti fermi dei Seagulls nella scorsa stagione, inanellando una serie massiccia di prestazioni sontuose e aiutando la sua squadra alla qualificazione in Europa, in uno dei campionati più competitivi d’Europa. Dopo una super stagione, ancora il Chelsea (che troveremo ancora in questa Top XI) ha accettato le richieste del Brighton di addirittura 116 milioni di euro, generando un introito super di 87,8 milioni di euro.
Enzo Fernandez
Ed eccola, l’ultima grandissima spesa del Chelsea di questa Top XI. Il centrocampista argentino, fresco campione del Mondo con l’Argentina, è arrivato al Benfica per 44,2 milioni, dove di fatto ha giocato una sola stagione. In totale, 29 presenze, 4 gol e 7 assist con la squadra portoghese, e soprattutto anche prestazioni da protagonista in Champions. L’ormai ex squadra di Abramovich, vedendolo, si è convinta a spendere ben 121 milioni per acquisire le sue prestazioni. Col senno di poi, vedendo quanto le spese del Chelsea della scorsa stagione hanno influito sulle finanze dei Blues, la plusvalenza di 76,75 milioni poteva essere un obiettivo anche degli inglesi.
Philippe Coutinho
Abbiamo deciso di inserire il brasiliano trequartista, recuperando il ruolo che aveva al Liverpool. Arrivato ai Reds nientemeno che dall’Inter, in Inghilterra Coutinho ha trovato la sua dimensione perfetta: 201 presenze, 54 gol e 45 assist, e anche in questo caso fantastiche prestazioni. Nel 2018 è arrivato, però, il Barcellona, neo orfano di Neymar e con diversi milioni da spendere. Furono addirittura 135 i milioni necessari per strappare il brasiliano al Liverpool, ma con i blaugrana fu flop. Anche in questo caso, spese troppo pesanti per il bilancio blaugrana. Non per i Reds, che alla fin fine tornarono a casa con ben 122 milioni di plusvalenza.
Attaccanti
Ousmane Dembele
Riguardo al giocatore ad oggi di proprietà del PSG, dobbiamo spezzare una lancia in favore del Borussia Dortmund, da sempre capace di creare mastodontiche plusvalenze con i talenti creati. Era il 2017, proprio l’anno di scioglimento della MSN, che il Barcellona spendeva ben 135 milioni per portare in Spagna l’esterno francese, che nelle cinquanta presenze totali con i gialloneri aveva dimostrato di avere un ottimo strappo e dinamismo. Bisogna ammettere anche che è stato il Dortmund a formare e “creare” Dembele, dopo averlo acquistato dal Rennes per 35 milioni. Quindi, forse, era prevedibile il flop con il Barcellona. Il Borussia ringrazia e incassa i 100 milioni di plusvalenza.
Antoine Griezmann
In un tridente che vede sempre protagonista il Barcellona, anche in questo caso si parla di flop. Già, perchè con l’Atletico Madrid (dove era arrivato per circa 30 milioni) il francesino soprannominato Grizou per avvicinarlo a nientemeno che Zizou Zidane, l’attaccante ci era rimasto per cinque anni. Un lunghissimo tira e molla tra il club catalano e quello madrileno, che poi ha visto il Barça spendere la clausola di 120 milioni, per portare a Barcellona il Campione del Mondo 2018, nella disperata ricerca di riempire il vuoto lasciato da O’Ney e realizzando una plusvalenza di 90 milioni. Ancora una volta, vediamo che con i blaugrana Grizou non ha mai giocato al massimo, non ha mai dimostrato di valere la spesa a tre cifre.
Neymar
Ed eccoci alla plusvalenza più alta della storia. Ovviamente, per dovere di cronaca, non abbiamo considerato i giocatori arrivati a parametro zero e rivenduti poi a cifre esorbitanti, o il posto di plusvalenza più alta sarebbe di diritto di Kylian Mbappe.
E invece siamo qui a parlare di O’Ney. Acquistato dal Barcellona per 88 milioni dal Santos, la squadra di O’Rey e con anche tantissime speranze di rivedere giocate degne di quel soprannome, quello del migliore giocatore della Storia. Con la MSN (Messi-Suarez-Neymar) il brasiliano ha vinto tutto. In quattro anni con i blaugrana il suo valore di mercato è letteralmente triplicato, e poco ci è voluto per convincere il PSG a mettere sul piatto 222 milioni di euro per strapparlo dalla Spagna e portarlo a Parigi. Una plusvalenza monstre da 134 milioni di euro, che era difficile da rifiutare. La storia poi la conosciamo tutti, con un Neymar mai davero O’Ney a Parigi, e con ormai il suo trasferimento in Arabia Saudita che, forse, sa anche tanto di condanna.