La Top XI dei giocatori svincolati

Ah, il calciomercato! Nulla è capace di tenerci incollati agli schermi dei propri cellulari, computer o televisioni anche durante le afose giornate estive, a campionati e coppe concluse. Tutti pronti a carpire anche le più piccole informazioni dei nuovi arrivi della propria squadra e criticare le altre, a insinuare punti deboli delle proprie rivali e immaginare nuovi moduli e formazioni da schierare. Tra addii e prestiti, partenze e arrivi, rinnovi e rifiuti, una fiumaglia di affari e trattative solleticano i sogni e le speranze di tifosi, appassionati e anche fanta allenatori, tutti pronti a prepararsi aspettative per la stagione in arrivo.
Ma, in un calciomercato dominato dalle cifre esorbitanti di Premier League, Saudi Pro League e altri mercati multi-milionari, soprattutto in una Serie A quanto mai “povera” di investimenti veri e propri, spiccano gli svincolati, quei giocatori liberi da qualsiasi contratto e alla ricerca di una squadra per dimostrare ancora una volta le proprie qualità. E, tra loro, ci sono anche nomi davvero illustri. Andiamo a scoprire una Top XI dei giocatori ad oggi svincolati.

TOP-XI

Portiere: David de Gea

Due stagioni all’Atletico Madrid, tra il 2009 e il 2011, per dimostrare al mondo di cosa era fatto, per poi trasferirsi in maniera (quasi) definitiva al Manchester United. Un inizio tra alti e bassi, poi quella stroardinaria parata su Juan Mata che lo ha consacrato uno dei migliori portieri della sua generazione. E poi, diciamocelo, per difendere da titolare la porta dei Red Devils per 12 stagioni bisogna davvero essere bravi. E il portiere madrileno lo ha ampiamente dimostrato, anche al cospetto di qualche “papera”. Ora, il Manchester ha deciso di virare su Onana, non rinnovando il contratto al portiere spagnolo, che non ha nemmeno nascosto un po’ di amarezza. Ma il calcio è così: si chiude una porta e si apre un portone. Il giocatore ha già rifiutato l’Inter, non gradendo la destinazione, ma probabilmente potrebbe ancora fare un figurone in Serie A.

Difensori: Axel Tuanzebe, Sergio Ramos, Yerry Mina

In un offensivissimo 3-4-3 abbiamo deciso di sistemare una difesa rocciosa ma anche pronta a staccarsi dalla difesa per rendersi pericolosa anche in area avversaria.
Una vita in Premier, con la minuscola parentesi del prestito al Napoli per Axel Tuanzebe, per poi tornare tra le fila del “suo” Manchester United. Oltre ai Red Devils, anche Aston Villa e Stoke City: effettivamente sono poche le presenze nella massima serie inglese (solo 28), ma tantissima esperienza anche in Championship. Il 25enne può ancora dimostrare qualcosa, e se in Inghilterra è stato svalutato, chissà che non trovi la sua dimensione in Italia, dove il miglior attacco è la difesa.
Come si può parlare di Sergio Ramos? I suoi numeri parlano per lui: 37 anni, ma una Coppa del Mondo, due Europei, quattro Champions, cinque Liga e due Ligue 1. 180 presenze in Nazionale, 23 reti (da difensore, ricordiamolo), e gol pesantissimi tra cui ricordiamo l’1-1 siglato in pieno recupero che ha permesso al suo Real Madrid di andare ai supplementari e poi conquistare un’altra Champions League. Serve dire altro?
28 anni, titolare della difesa della Colombia, con cui ha macinato 40 presenze e 7 reti. Sole 5 presenze col Barcellona, ma 86 presenze in Premier League. E, nemmeno da dare per scontati, 195 cm di altezza, che lo rendono pericolosissimo sui calci piazzati. Anche lui, sicuramente, potrebbe fare la sua sporca figura in Serie A.

Centrocampisti: James Rodriguez, Jesse Lingard, Daichi Kamada, Ainsley Maitland-Niles

Talento esploso nel 2014, dopo il Mondiale in Brasile, mr. 80 milioni passa al Real Madrid senza davvero lasciare il segno, almeno non come aveva fatto con la sua Colombia. Tutti lo ricordiamo per quello straordinario gol al volo in girata, ma al Real molto opaco. Il prestito al Bayern sembrava aver risollevato il suo talento, ma dopo un solo anno, di nuovo, sembrava essersi perso. Prima ci prova l’Everton, poi però non ci crede più nemmeno lui, finendo all’Al-Rayyan prima, e all’Olympiacos poi, senza mai tornare quello del Mondiale.
Altra promessa mancata è quella di Jesse Lingard, per anni promesso sposo e promesso trascinatore del Manchester United. Tantissime presenze, tra West Ham, Derby County, Nottingham e Red Devils, in Premier, ma ha sempre deluso. Eppure, è pur sempre il giovane che fu fatto debuttare, appena 17enne, da nientemeno che Sir Alex Ferguson, che di talento ne sapeva, eccome.
Il grande punto di domanda di questa sessione di mercato è, però, il giapponese. Dopo le ottime prestazioni in Bundesliga, gli occhi del Milan si erano posati sul centrocampista, poi causa addio di Maldini la trattativa si è congelata. Ora sono ancora tantissime le voci sul giapponese, tra Inter, Roma e Lazio, ma anche il Galatasaray e la mai assente Arabia Saudita. Chissà che per la prossima stagione lo vedremo nel nostro campionato, finora, però, è ancora un grande dubbio del calciomercato.
Altro inglese abbandonato dalla Premier, il londinese ex Arsenal ha pagato, probabilmente come tanti amici, una gioventù di buoni risultati, non adatti però alla massima serie. Quattro stagioni tra i Gunners, poi i vari prestiti al West Brom (la sua migliore stagione), alla Roma (dove farà solo otto presenze, senza mai lasciare davvero il segno) e al Southampton. Il ritorno all’Arsenal di Arteta è stato fatale: la squadra era già rodata, e il suo contratto non rinnovato.

Attaccanti: Eden Hazard, Alexis Sanchez, Adama Traore

Un altro, gigantesco, punto di domanda è il belga ex Chelsea e ormai anche ex del Real Madrid. In Premier capace di spaccare le difese e trasformarsi in un mr. 100 milioni, in Spagna scomparso, perso e mai davvero capace di inanellare buone prestazioni, tra pesanti infortuni e cattiva forma fisica. Oltre 200 presenze e 80 gol in Premier, solo 54 le presenze nella Liga con 4 gol e 9 assist. Non sembra nemmeno lo stesso giocatore. Ormai 32enne, vuole ancora dimostrare di essere lo stesso Eden del Chelsea, ma le speranze sono ormai poche.
Alexis Sanchez, un’altro che ha una gigantesca carriera alle spalle ma che è rimasto appiedato in questo mercato. Il cileno ha vinto tutto, tra Premier, Liga, Serie A e Ligue 1, e vanno solo elencate le squadre per capirne il valore: talento scoppiato all’Udinese, prima Barcellona, poi Arsenal, Manchester United e Inter, prima di finire al Marsiglia, dove ha concluso il campionato al terzo posto con 14 reti sulle 67 totali dei marsigliesi. In Italia ha già dimostrato di saperci fare, che il trentaquattrenne cileno possa chiudere la carriera da noi?
Chiudiamo con Adama Traore: diventato grande in Premier dopo le sue prestazioni con il Wolverhampton (e con la sua forma fisica, tra i più muscolosi del campionato) nel 2020, ha pagato forse la pandemia e il ritorno a giocare, e il suo valore (40 milioni nel 2020) è sempre più sceso, fino a toccare i 10 milioni. Ora, il contratto col Wolverhampton è scaduto, la voglia di tornare nella sua patria è tanto, ma lo spagnolo potrebbe essere oggetto del desiderio di tanti campionati, tra cui anche l’Italia.

 

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