La prima del Mondiale femminile: che cos’è successo?

Dopo settimane di attesa, siamo ormai giunti al primo dei tre giri di boa che decideranno le sorti di 16 dell 32 Nazionali che hanno intrapreso il viaggo in Oceania per il Mondiale femminile. Come da tradizione di un Mondiale, siamo spettatori di una giornata memorabile, tra risultati inaspettati, record e vittorie convincenti, ma – come di consueto – gioie, fervore e tifo, come solo una competizione internazionale (e globale) può offrire. Andiamo quindi a scoprire quali sono state le emozioni che abbiamo vissuto nella prima giornata di questa rassegna iridata.

Girone A: Nuova Zelanda-Norvegia, Filippine-Svizzera

Iniziamo con il ringraziare tutto il pubblico, reattivissimo a questa competizione, con tutte le novità e, soprattutto, l’enorme significato che una competizione di questo livello comporta a livello di uguaglianza, che si parli di religione o – come in questo caso – di uguaglianza sportiva. Presenze record: dopo sei giorni dall’inizio del Mondiale, già 1.5 milioni di biglietti venduti per la competizione. Null’altro da dire, un solo, enorme, grazie.
Ma torniamo al calcio più pratico. Come di consueto, aprono le danze le Nazionali ospitanti, in questo caso Nuova Zelanda e Australia. Le neozelandesi, dopo aver perseguito una striscia negativa di ben 15 partite senza vittorie (12 sconfitte e 3 pareggi) nelle precedenti edizioni dei Mondiali femminili, finalmente riesce a interromperla con una vittoria di misura contro la Norvegia con già presente una finale e un trofeo iridato in bacheca (nel 1991 la finale, finita con la vittoria degli Stati Uniti, e nel 1995 la vittoria, stavolta a scapito della Germania) che per la prima volta perde la sua partita inaugurale di un Mondiale rosa.
Dall’altra parte una vittoria netta della Svizzera, che si porta in cima al girone A grazie alla rete inviolata e le due segnate. La prossima giornata vedrà le elvetiche sfidare la Norvegia, mentre le padrone di casa neozelandesi affronteranno le Filippine.

Girone B: Austria-Irlanda, Nigeria-Canada

Poche emozioni in questo girone, con una sola rete segnata in due partite. Il primo pareggio del Mondiale è quello a reti bianche tra Nigeria e Canada, che ad ora occupano a parimerito il secondo posto del girone, alle spalle dell’Austria, in testa grazie al solo gol segnato nella partita contro l’Irlanda, che a questo punto chiude il girone in attesa della seconda giornata, dove la attenderanno le canadesi, pronte a darsi battaglia per il secondo posto. Austria-Nigeria, invece, sarà l’ultima partita della seconda giornata del girone B.

Girone C: Spagna-Costa Rica, Zambia-Giappone

Doveva essere un girone difficile per le sudamericane e le africane, e finora così si è dimostrato: irresistibili le spagnole, che dominano e chiudono la partita in un secco 3-0, ancora più incontenibili le giapponesi, capaci di vincere addirittura 5-0 contro le africane dello Zambia. Vogliamo sottolineare, qui, che la Spagna è anche riuscita a siglare un nuovo record, superando lo scorso attivo addirittura dal 2011, per le ctegorie dei tiri (46), del possesso palla (80%) e dei tocchi in area avversaria (ben 117). Insomma, sembra già scritto il destino del girone B. La seconda giornata vedrà sfidarsi le Roje contro lo Zambia, mentre le giapponesi attendono il Costa Rica.

Girone D: Inghilterra-Haiti, Danimarca-Cina

Due partite, due risultati identici. Due 1-0, entrambi per la squadra di casa: le inglesi superano la nazionale centramericana di misura grazie alla rete della Stanway, capace di tramutare un gol il secondo rigore calciato, dopo aver sbagliato il primo, mentre la Cina, che è stata fino ad oggi la nazionale più affrontata dalla Danimarca in un Mondiale femminile, per la prima volta esce sconfitta da un incontro con le danesi: la rete della Vangsaard al 90°, infatti, interrompe il digiuno di vittorie delle crociate, che finora avevano perso due volte e pareggiato una, in attesa di una seconda giornata che vedrà sfidarsi Inghilterra e Danimarca, le due capoliste, e in seguito Cina e Haiti.

Girone E: Stati Uniti-Vietnam, Olanda-Portogallo

Scontro inedito in un Mondiale femminile tra le due nazionali, e forse anche troppo difficile per le asiatiche, che affrontano le pluridecorate statunitensi proprio nella partita d’esordio. 4 i titoli iridati in bacheca per le ragazze a stelle e strisce, e il risultato lo evidenzia: 3-0 secchissimo, con la doppietta di gol e l’assist della Smith, ovviamente Woman of the Match. Da segnalare, anche il rigore sbagliato da Alex Morgan, forse unico elemento inaspettato di questa sfida.
Dall’altra parte anche la sfida tra Olanda e Portogallo non doveva avere molti risvolti, visto le 7 vittorie su 8 totali delle olandesi nei confronti delle portoghesi, di cui le ultime 5 consecutive. E così sarà, con il risultato finale che premia proprio le Oranje, ma con un 1-0 che non convince troppo, e soprattutto con una bruttissima mossa anti-fair play giocata dall’Olanda che, in vantaggio, nei minuti finali ha visto l’allenatore Jonker chiedere espressamente ad una sua giocatrice di fingere un infortunio, per far rifiatare la sua squadra, perdere tempo e rimodulare l’assetto tattico.

Girone F: Brasile-Panama, Francia-Giamaica 

Arriviamo così al secondo 0-0 di questo Mondiale, quello tra la Francia e la Giamaica, molto inaspettato e – forse – anche deludente. Dall’altra parte, conquista la testa del girone il Brasile, unica squadra ad aver sempre vinto la sfida di apertura di un Mondiale femminile (8 volte su 8), capace di vincere seccamente contro Panama addirittura per 4-0, con Ary Borges che diventa la prima calciatrice a fare prima una doppietta e poi una tripletta nella partita di esordio in un Mondiale femminile. Brasile che incontrerà nella prossima giornata del Mondiale proprio la Francia, in quello che già potrebbe rappresentare la prima fuga oppure il primo grande spartiacque del Mondiale femminile, mentre Giamaica e Panama, con uno sguardo attento, monitorano la posizione classifica.

Girone G: Svezia-Sudafrica, Italia-Argentina

Partiamo dalle azzurre, che riescono (anche se a fatica) a superare le argentine grazie al gol vittoria di Cristiana Girelli, prima italiana a segnare in due edizioni del Mondiale femminile. L’Argentina ora deve rincorrere: ultima del girone, ha bisogno di iniziare a macinare punti. E chissà, magari potrebbe anche seguire il percorso della Nazionale maschile, e diventare per la prima volta unica Nazionale a detenere il trofeo di Campioni del Mondo maschile e Campioni del Mondo femminile. L’altra partita, invece, è stata la prima in cui hanno segnato entrambe le squadre: per la prima volta in un Mondiale femminile si sfidano Svezia e Sudafrica, e per la prima volta in questa edizione il risultato non vede una squadra senza reti: 2-1 il risultato finale, con le Svedesi che si portano in cima al girone, proprio davanti alle azzurre.

Girone H: Germania-Marocco, Colombia-Corea del Sud

Chiudono la prima giornata del Mondiale femminile le sfide tra Germania e Marocco e quella tra Colombia e Corea del Sud. A fine giornata, in testa al girone ci sono le tedesche, forti pretendenti alla vittoria finale, insieme ovviamente alle statunitensi, capaci di asfaltare le africane con un nettissimo 6-0, il risultato più ampio finora visto in questa edizione, mentre le colombiane si fermano al secondo posto, dopo aver vinto 2-0 contro le ragazze della Corea, con la prossima giornata che vedrà sfidarsi proprio Germania e Colombia, mentre Corea e Marocco sono pronte ad approfittare di un eventuale passo falso.

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