Torneo di Wimbledon: le partite di tennis più lunghe di sempre

“Amato”, da tifosi e giocatori che fanno di tutto per esserci, “unico”, perché è il solo slam che si gioca sull’erba, “prestigioso”, perché è il più antico e alle origini stesse del tennis, il torneo londinese di Wimbledon ha anche il primato della partita più lunga di sempre nella storia della disciplina. Eh già – direbbe la voce italiana del rock –, non solo eleganza e precisione, o leggerezza e tecnica; il tennis è anche uno sport di forza e resistenza, fisicità e potenza; per non parlare dell’obbligo di avere nervi d’acciaio, specie quando la sfida tra due atleti si protrae oltre limiti umanamente ragionevoli… Ore e ore di diritto e rovescio, lob e smash a profusione che consegnano gli artefici dell’impresa alla leggenda. Ebbene, quanto è durata, al The Championships, la sfida di tennis più lunga di tutte? E la seconda e la terza, quanto sono durate? Scopriamolo insieme.

Wimbledon 2010, primo turno. Né Federer né Nadal né Djokovic, e nemmeno McEnroe, Borg o Beker… La partita più duratura nella storia del torneo di Wimbledon, e in assoluto nella storia del tennis, si è disputata nel 2010 tra l’americano John Isner e il francese Nicolas Mahut: 11 ore e 5 minuti di gioco; lo scriviamo anche per esteso: undici ore e cinque minuti di gioco, una infinità. Pensate che la seconda sfida più lunga, considerati tutti i tornei, è durata “soltanto” 6 ore e 43 minuti (Coppa Davis, 2015). Chiaro il concetto? I due guerrieri in campo hanno lottato dal 22 giugno al 24 giugno 2010 sul campo 18 – dove oggi è presente una targa che ricorda l’evento – tra sospensioni per sopravvenuta oscurità (il primo e il secondo giorno), tabellone in corto circuito sul risultato di 47-47 e tutta una sfilza di record infranti nel corso della partita: 183 game, di cui 138 disputati in un solo set, 216 ace, e un giudice, il marocchino Mohamed Lahyani, che non ha mai abbandonato la sua postazione. Vittoria a Isner con il punteggio complessivo 6-4, 3-6, 6-7, 7-6, 70-68.

Wimbledon 2018, semifinale. Ancora lui, il tennista statunitense John Isner (detto “Long” per la statura che tocca i 208 cm), questa volta contro il sudafricano Kevin Anderson. Di nuovo una maratona tiratissima e combattuta punto su punto, servizio dopo servizio. La seconda partita più lunga di sempre a Wimbledon è durata 6 ore e 36 minuti e, altro dettaglio non trascurabile, è la terza più lunga nella storia del tennis. I numeri non sono quelli del 2010; si risolve tutto in giornata, dalle 14:00 alle 20:45, e con 99 game totali di cui 50 disputati nel quinto e decisivo set; ma converrete che gli sfidanti hanno fatto sul serio fino all’ultima stilla di energia e sudore. Questo il risultato globale: 7-6, 6-7, 6-7, 6-4, 26-24; a spuntarla è stato Anderson, poi sconfitto in finale da Novak Djokovic.

Wimbledon 2012, terzo turno. Tra le partite più lunghe di sempre al torneo di Wimbledon, quella tra il croato Marin Cilic e l’americano Sam Querrey si posiziona sul terzo gradino del podio: 5 ore e 31 minuti distribuite in 5 set e 81 game di grande livello (7-6, 6-4, 6-7, 6-7, 17- 15). Insomma, nel sobborgo di Wimbledon, sul manto erboso forse più celebre al mondo, lì dove i tennisti più talentuosi di sempre hanno sfoggiato colpi mai visti prima, giocatori meno dotati, ma non per questo arrendevoli, hanno fatto la storia di questo sport spingendosi ben oltre i limiti tecnici personali e regalando emozioni a non finire.

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