Le maglie delle squadre di calcio: dalle origini alla loro “glamourizzazione”

Negli anni, il design delle maglie da calcio è cambiato drasticamente. Con ogni squadra che produce più o meno un pezzo diverso ogni stagione e offre sia la versione in casa che quella da trasferta, queste divise sono diventate un vero e proprio must have per i tifosi e un redditizio toccasana per gli introiti dei vari club, derivanti dal merchandising.

La metamorfosi kafkiana delle divise di calcio

In passato, non esisteva il concetto di “football kit”, e dovremo attendere la FA Cup inglese per vedere questo capo di abbigliamento sportivo così come lo conosciamo noi oggi. Le divise standard esistevano dal 1870, ma nel 1879 furono create regole precise che specificavano come doveva essere vestita ciascuna squadra e con quale tratto distintivo, in modo che gli spettatori potessero distinguere i giocatori con maggiore facilità. In alcuni casi, i colori delle casacche sociali sono rimasti invariati da quelli originali, altri no:

  • La maglia juventina agli albori era rosa e nera, seguendo i colori sociali del liceo classico Massimo D’Azeglio. Nel 1903, su consiglio dello straniero John Savage, il club “ruberà” il bianconero dal Notts County
  • Nell’Atalanta, il colore della maglia è un “mix ‘n’ match” tra il suo colore bianconero e il biancoblu che apparteneva alla Bergamasca. Fondendosi, le due società hanno optato per gli attuali colori nerazzurri
  • La maglia del club fiorentino tra il 1926 e il ’29 era bianca e rossa (nell’unione tra le cromie del Centro Sportivo Firenze e della Palestra Toscana Libertas), solo più avanti diventerà viola, per scelta dell’allora presidente Ridolfi
  • Il kit gara della Lazio è stato un continuo evolversi di forme giocando sulle tonalità del bianco e del celeste, ispirandosi alla bandiera greca. Oggi, la versione che vediamo in campo è totalmente celeste

Milan, Napoli, Bologna, Inter, Roma e Udinese sono rimaste fedeli ai propri colori sociali, modificando solo il loro fit. Se, poi, dovessimo fare una stima sulla tonalità preferita dalle squadre di calcio italiane, possiamo sicuramente affermare che stravince il rosso!

Come il Football si è trasformato in Moda negli ultimi 4 decenni

Dal dopoguerra fino agli anni Ottanta, le “football jersey” hanno subito un continuo processo di innovazione, sia nei tessuti (con l’utilizzo del nylon e del poliestere al posto del cotone) che nella qualità dei materiali, che via via si fanno sempre più leggeri e con dettagli stilistici (lo scollo a V sostituisce lo stretto colletto rotondo, per fare un esempio), che ne migliorano notevolmente le performance e il comfort.

1980-1990

Il vero cambiamento è da ricercare nel fit di queste divise, che, dal 1980, subirà veri e propri stravolgimenti, passando da uno stile attillato ed extra slim (con la stampa degli sponsor tecnici e commerciali sulle maglie) a taglie extra large che marcano il trend delle maglie Anni Novanta di Kappa ed Adidas, rigorosamente tenute dentro i pantaloncini.

2000

Con gli anni 2000, le maglie di Kappa subiscono un ulteriore trasformazione, diventando la seconda pelle dei giocatori, grazie all’utilizzo di tessuti iper-elasticizzati che ne valorizzano la fisicità. Un vero stile Kombat che aveva sia un ruolo estetico che strategico (“anti-strattone”). L’evoluzione è ormai inarrestabile, tanto da non esserci più una sola linea guida stilistica ma un proliferare di stili a seconda del brand.

2010-2020

Vestibilità, comodità e continue sperimentazioni stilistiche sono elementi imprescindibili dell'”Era dell’Oro delle Maglie“. Se da una parte Kappa prosegue nell’estremizzazione della sua Kombat, marchi come Adidas e Nike realizzano capi più equilibrati sia nel fit che nello stile cromatico, particolarmente apprezzati dai due club milanesi.
Sperimentazione” è la parola chiave delle innovazioni di stile di questi anni, con Nike che lancia le sue jersey “Dri-Fit” mentre Adidas presenta la prima t-shirt del peso di soli cento grammi. È in questo momento che la moda streetwear entra a gamba tesa nel mondo del calcio, trasformando questo capo iconico in una Street Jersey da indossare “all day long“: “Il calcio dura più di 90 minuti, è una cultura che si vive e si connette ben oltre il campo, anche attraverso diversi paesi e continenti. Questo è il suo potere. E quale strumento migliore visibile per esprimere la propria affinità con una squadra o un club se non attraverso un kit gara ben progettato?

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