I colpi più strani delle squadre di serie B

Per il Como, un sogno d’una notte di mezza estate…

Quando, nel bel mezzo dell’estate, è arrivata la notizia che Cesc Fabregas avrebbe giocato in Serie B con il Como, molti avranno pensato ad uno scherzo. Ma invece, il centrocampista trentaquattrenne, ex campione del mondo con la Nazionale spagnola e reduce da una lunga e straordinaria militanza nella Premier League con le maglie di Arsenal e Chelsea, è davvero arrivato su “quel ramo del Lago di Como“.

I tifosi lariani vedono in lui il faro che li potrà guidare al ritorno in Serie A, dopo anni estremamente complicati anche sul fronte societario. La proprietà e la dirigenza comasca, internazionali e di grande esperienza calcistica (la società di diritto inglese SENT Entertainment), grazie ad un’efficace azione manageriale, ha riportato in poche stagioni il Como in Serie B. Centrale figura societaria è Danny Wise, ex bandiera del Chelsea, che è riuscito a convincere della bontà del progetto sia l’ex campione Thierry Henry – attualmente tra i principali azionisti del club – sia Cesc Fabregas, che pur di sposare il progetto tecnico si è anche ridotto lo stipendio.

Ma non finisce qui: archiviato il colpo Fabregas, nel calciomercato estivo il Como ha corteggiato anche altri grandi calciatori in cerca di riscatto. Un esempio significativo è il caso dell’ex portiere del Liverpool Loris Karius, sfortunato protagonista della finale di Champions del 2018. Il portiere è stato ad un passo dal trasferirsi sulle sponde del Lago di Como, ma la trattativa è poi saltata e Karius è rimasto con il Newcastle in Premier League.

Jeremy Menez a Reggio Calabria

Il francese sbarca a Reggio Calabria da svincolato nell’estate del 2020. Dopo Roma, PSG e Milan e molte altre squadre prestigiose, l’attaccante accetta la sfida della Serie B: ha “solo” 33 anni, e ha ancora molto da dare. La classe non invecchia, e quando indossa la maglia amaranto, il dribbling torna ubriacante e la fantasia immutata.

Peccato, però, che il rendimento in questi due anni sia stato discontinuo. Grandi gesti tecnici e prestazioni convincenti si alternano a lunghi periodi più difficoltosi. Complice l’arrivo (in panchina) di un altro campione del mondo, sotto la guida di Filippo Inzaghi conta solo 8 gol in 35 presenze: insomma,  tifosi della Reggina invocano a gran voce il rendimento e la fantasia del francese, decisivo per la permanenza della squadra in Serie B.

Da Milano a Monza, in una stagione

In questi ultimi anni, c’è una squadra della provincia lombarda che ha stupito tifosi e appassionati, per i risultati ottenuti in campo e anche per alcuni insoliti colpi di mercato. Stiamo parlando del Monza di Berlusconi e Galliani che, negli anni di Serie B, è riuscito nell’impresa di convincere due grandi nomi del calcio internazionale a vestire la maglia biancorossa. Stiamo parlando di Kevin Prince Boateng e Mario Balotelli. Entrambi ex di quel Milan che Berlusconi e Galliani hanno forgiato, purtroppo non hanno lasciato un segno così indelebile nella squadra brianzola.

Il ghanese ha vestito la maglia del Monza per una sola stagione, quella 2020/21, riuscendo a mettere a segno 5 reti in 25 presenze. Ma nella stagione successiva, Boateng decide di tornare in Germania, all’Herta Berlino, proprio la stagione in cui il Monza riesce a centrare la sua prima, storica promozione in Serie A.

“Super” Mario Balotelli, invece, arriva nella provincia brianzola nel dicembre 2020, chiamato a gran voce dal patron Berlusconi, da sempre ammiratore dell’attaccante. Purtroppo, l’arrivo a Monza è disastroso: l’attaccante italiano è fuori forma, il rendimento è molto al di sotto delle aspettative. Sono solo le sei reti per l’attaccante, che non basteranno nei playoff del 2021, dove il Monza verrà eliminato nelle semifinali.

La chiusura di un cerchio

Dopo un’incredibile carriera, trascorsa a difendere la porta di Juventus, PSG e della Nazionale Italiana, a 43 anni Gianluigi Buffon decide di ritornare a Parma, dove il suo lungo viaggio nel calcio professionistico ebbe inizio. Da quei gloriosi anni in maglia gialloblù è cambiato molto: il portiere non è più un ragazzino, e il Parma – ormai da qualche stagione – si ritrova stabile in Serie B.

Sembrano lontanissimi i fasti di quel Parma che negli anni ’90 era stato capace di vincere due volte la Coppa Uefa, una Coppa delle Coppe, tre volta la Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, e forse è anche per questo che Gigi decide, nel 2021, di tornare a casa per riportare, nel più breve tempo possibile, la squadra emiliana in Serie A.

Il Parma punta molto sull’esperienza del portione, addirittura da affidargli senza il minimo dubbio la fascia di capitano. Purtroppo, però, anche in questo caso i sogni si scontrano con la dura realtà del campo, e la prima stagione – la scorsa – per Gigi come per tutta la squadra non è stata all’altezza delle aspettative.

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