Tra i giochi di corsa più amati dai cultori della velocità
su pista quelli su due ruote hanno una loro platea di fruitori sempre più ampia
che negli anni, con le gesta di centauri quali Valentino Rossi, Casey Stoner,
Jorge Lorenzo, Daniel Pedrosa e altri negli occhi, hanno covato il desiderio di
montare in sella per rivivere le stesse emozioni dei piloti sui bolidi più
potenti al mondo. Uno dei videogame capaci di trasformare tale desiderio in
realtà è l’ultimo capitolo della serie griffata Milestone: MotoGP 22. E questo è tanto più vero perché,
rispetto al predecessore, MotoGP 22 ha implementato il suo modello simulativo
dando del filo da torcere ai piloti-giocatori più esigenti.
Tradotto in soldoni il simulatore
Milestone parla come mai prima ai centauri degni di tal nome che vogliono
davvero capire e governare la propria moto per condurla alla vittoria. Ciò
significa prestare la massima attenzione a tanti aspetti che fanno la
differenza tra un pilota virtuale medio e uno eccellente: l’usura degli
pneumatici, il consumo di carburante, la temperatura dei freni, la gestione dell’elettronica
e delle sospensioni con il RHD (Ride Height Device) che aumenta l’accelerazione
abbassando il centro di gravità della moto ecc. ecc. E allora in MotoGP 22 la chiave del successo non è solo
nella velocità nuda e cruda ma anche nella cura dei dettagli, del setup moto e
nella capacità di guida del centauro: mancare la zona gommata della pista
equivale a perdere aderenza e decimi preziosi sul giro; tenere la corda della
curva e dominare a dovere l’impianto frenante fanno guadagnare terreno sugli
avversari.
MotoGP Academy: una stanza virtuale per
migliorarsi
I piloti
motivati a perfezionarsi hanno una stanza virtuale dedicata: MotoGP Academy.
Se è vero che MotoGP 22 ha fatto del realismo una caratteristica portante,
partire da questa sezione è forse il modo migliore per approcciare al gioco
simulativo Milestone. È proprio qui che testiamo il nostro livello di guida e tutti
gli aspetti più sensibili della moto, della pista e del guidare nello stile
competitivo: traiettoria ideale e indicatori di curva, sorpassi, mappatura del
motore e consumo carburante, gestione freno motore, gestione anti impennamento,
gestione del controllo di trazione e delle gomme. Chi vuole diventare un vero
centauro possiede, con MotoGP 22, uno strumento potentissimo. Ma è bene
precisare che per migliorarsi e perfezionare lo stile di guida sono richieste
massima dedizione, passione e in ultimo la patch D1.
Carriera manageriale e modalità NINE
Season 2009
In MotoGP 22 è
disponibile la carriera manageriale e dunque la possibilità di fondare la
propria squadra dal nulla o sceglierne una ufficiale già esistente. Il
funzionamento di questa modalità di gioco, benché ampliata e migliorata, rimane
quello classico: per sviluppare una moto vincente bisogna saper gestire il
budget che si ha, anche partendo da categorie inferiori come Moto 2 e Moto 3.
L’avventura in pista comincia perciò dopo la formazione della miglior squadra
possibile compatibilmente con le risorse a disposizione: team manager, direttore
tecnico e pilota. Altro aspetto importante, in quest’ottica, è l’individuazione
di uno sponsor all’altezza delle proprie aspettative.
Inoltre si
può gareggiare in qualsiasi GP si desideri anche riprogrammando e
personalizzando il calendario corse MotoGP o scegliendo modalità di gara più
snelle come un singolo Gran Premio, una Prova a Tempo ecc. E ciò sarà possibile
dopo aver configurato i parametri più importanti: da quelli relativi alla moto
a quelli delle condizioni meteo passando per gli aiuti dell’Intelligenza
Artificiale. Ribadiamo però che tali aiuti assistono fino a un certo punto,
specie nelle classi superiori e proprio in virtù del fatto che Milestone, con
l’ultimo capitolo della saga, ha virato verso un gioco simulativo più aderente
al realismo e al professionismo dei piloti.
Ma arriviamo
all’assoluta novità di MotoGP 22 e cioè la modalità NINE Season 2009. Di
cosa si tratta? Della possibilità, per i nostalgici della stagione 2009, di
rivivere l’ultimo titolo conquistato da Valentino Rossi a scapito dei vari
Lorenzo, Stoner, Pedrosa. E quando diciamo “rivivere” intendiamo il termine in
accezione doppia: sia come spettatori sia come piloti. In questa modalità di
gioco, infatti, veniamo calati dentro quel mondiale moto e nella sua atmosfera
grazie a un’ora di riprese reali fatte da Mark Neale (regista di documentari
sulla MotoGP). Tale narrazione è intervallata da sezioni di corsa in cui noi
giocatori siamo chiamati a raggiungere determinati obiettivi. Il bello della NINE
Season 2009 e dei suoi 17 capitoli è che indosseremo non solo la
tuta del nove volte campione del mondo pesarese, ma anche quella dei suoi
rivali. E in fondo cambiare punto di vista, sella e obiettivi di capitolo in
capitolo consente davvero un’esperienza di gioco immersiva in una delle
stagioni più esaltanti di sempre del motociclismo italiano.
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