I simulatori di guida professionali: Assetto Corsa, rFactor 2, iRacing

Mettersi al volante di un’auto da corsa fiammante e far mangiare la polvere agli altri piloti in gara è il sogno di milioni di italiani, grandi e piccini che siano. Quante volte, davanti a un Gran Premio di Formula 1, vi siete calati nell’abitacolo del vostro bolide preferito? Una volta lì, casco in testa e mani inguantate non ce n’è più per nessuno: aggredire i cordoli, ingranare la marcia, divorare il rettilineo in solitaria e tagliare il traguardo per primi diventa un gioco da ragazzi. Ci si vede un po’ come Kurt Russell in Grosso guaio a Chinatown quando all’amico che gli chiede se si sente pronto lui risponde: “Sono nato pronto!”. Lo sappiamo, d’immaginazione si lavora benissimo, specie quando il gradino più alto del podio non attende che noi, e insieme a noi l’inno italiano e il canto a squarciagola della folla tricolore! Ebbene, ritrovarsi davanti una folla acclamante forse non è alla portata di chiunque, ma montare su un’auto da corsa di qualsiasi marchio e cilindrata e provare emozioni molto simili a quelle dei piloti veri oggi è possibile eccome, e lo è grazie ai simulatori di guida professionali come Assetto Corsa, rFactor 2 e iRacing.
Come abbiamo illustrato in un articolo introduttivo al simracing esistono tre tipi fondamentali di giochi da corsasimulativi, arcade e simcade; scegliere l’uno o l’altro fa tutta la differenza di questo mondo tra un tipo di divertimento e l’altro, fra una certa esperienza di guida e un’esperienza al volante del tutto differente. I software cui accenneremo qui, e che possiamo annoverare tutti tra i top di gamma nella categoria dei simulativi, sono per l’appunto i vari Assetto Corsa, rFactor 2 e iRacing

Assetto Corsa, rFactor 2, iRacing: cos’hanno in comune?

La caratteristica che li accomuna e fa sì che rientrino in una stessa tipologia di gioco è lo spiccato realismo del parco auto – riprodotte con la massima fedeltà dalla prima all’ultima impostazione – e dei circuiti, che grazie alla tecnologia laserscan sono assolutamente sovrapponibili ai tracciati reali, finanche nelle asperità e nelle imperfezioni. Con alcune differenze più o meno sensibili tra l’uno e l’altro, i nostri tre simulatori consentono di regolare il setup dei veicoli come farebbe un pilota professionista e di misurarne subito gli effetti in pista. Che si scelga la modalità carriera o la gara di accelerazione, un profilo di guida gamer o pro, la sostanza non cambia: se la macchina gira a vuoto o con tempi lunghi le responsabilità sono da ricondurre a un cattivo setup, a un’errata traiettoria in pista, a un’accelerazione con gomma fredda che dunque perde aderenza e ci manda in testacoda… Con simulatori di questo tipo, simulatori cui ricorrono gli stessi piloti professionisti per migliorare le loro prestazioni sui circuiti reali, occorre una postazione guida degna di tal nome e che sia munita di un volante e una pedaliera almeno discreti: tale strumentazione consentirà un’esperienza altamente immersiva e, soprattutto nel caso di iRacing, un potentissimo force feedback. Il realismo di cui si è detto ha un rovescio della medaglia che potrebbe non piacere ai sim-driver arcade dipendenti, e cioè: non avere una competenza di guida piuttosto avanzata, o almeno tanta voglia e tempo di apprendere la meccanica di macchine e corse, significherebbe incappare in un’esperienza di corsa tanto frustrante quanto spiacevole. In altre parole, pur con lievi differenze, da Assetto Corsa a iRacing passando per rFactor 2, i simulatori di guida professionali non sono per tutti ma solo per quella nicchia di puristi del mondo racing che cercano sempre di migliorare i tempi sul giro.

Differenze tra simulatori di guida professionali

Fra i tre simulatori di guida presi in esame Assetto Corsa, approdato prima su PC nel 2014 quindi su PlayStation 4 e Xbox One, è il gioco da corsa più diffuso tra i racer. All’esperienza di guida realistica che lo contraddistingue si accompagna la possibilità – graditissima agli utenti – di avere subito a disposizione tutti i tracciati presenti nonché gli svariati modelli di macchina, ciascuno con una propria voce-motore e un diverso setup, su cui gareggiare. Un punto di forza rispetto a rFactor 2 e iRacing è l’ottima resa grafica dello scenario esterno e di un abitacolo curato nei minimi dettagli. Fra i tre simulatori quello targato Kunos concede di più all’occhio e a un’estetica godibile. Ma con rFactor 2 di Image Space Incorporated si compie un ulteriore salto di qualità in termini di realismo: consumo delle gomme, grip e stabilità dipendono strettamente dalla perizia con cui si bilancia la macchina; inoltre, a seconda delle condizioni meteo scelte, la pista reagisce in modo diverso esaltando o svilendo le abilità del pilota. Punti dolenti di rFactor 2 sono la grafica (sempre che si accordi importanza a tale parametro) e la giocabilità che punta solo su PC, Microsoft Windows. Arriviamo infine a iRacing, da molti ritenuto il non plus ultra dei simulativi multiplayer. L’estremo realismo di questo simulatore fa da contraltare a un livello di difficoltà altissimo; non a caso iRacing è stato concepito sin da subito come una sorta di tool professionale nella mani di veri piloti, tra l’altro disponibile solo on line e in abbonamento. Questo simulatore, insomma, è per sim-driver più che navigati; diversamente la curva di apprendimento sarebbe ripidissima e forse impossibile. Anche i prezzi infine, tra periferiche di qualità e costo sottoscrizione, non possono dirsi esattamente popolari.

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