Un paese come l’Italia che vanta una grande tradizione motoristica, piloti e marchi impressi a fuoco nell’immaginario collettivo e trofei prestigiosi che rifulgono in bacheche piene di storia è anche un paese che non può e non vuole sottrarsi al progresso, all’innovazione e al futuro delle corse automobilistiche o motociclistiche. A dirla tutta il futuro di cui si parla è già presente! Da diversi anni infatti una folla di piloti professionisti o aspiranti tali che vogliono allenarsi e migliorarsi, nonché di semplici giocatori e curiosi che cercano emozioni forti al volante senza correre rischi reali si trasformano in sim-driver e soddisfano così la propria sete di conoscenza, esperienza e divertimento legata all’alta velocità. Ebbene, questo è possibile grazie alle tecnologie software e hardware che a partire dagli anni duemila hanno segnato lo sviluppo del simracing, anche noto come simulated racing.
Simracing, cosa significa?
Lo intuite dall’espressione stessa: quando si parla di simulated racing o simracing in termini generali si fa riferimento a una gara automobilistica virtuale, simulata che riproduce le caratteristiche del circuito reale e della vettura reale incluse tutte le possibili variabili con cui un pilota in carne e ossa dovrebbe fare i conti per battere gli avversari: il meteo, l’usura degli pneumatici, il consumo di carburante, il proprio stato di forma e livello di abilità ecc. ecc. È evidente che in questa definizione ombrello rientrino un gran numero di giochi di corse – automobilistici e motociclistici – più o meno simili che però, a vederli più da vicino, rispondono a esigenze diverse e consentono ai player, rider o driver di turno esperienze differenti, in alcuni casi addirittura opposte. D’altronde le motivazioni che ci portano al simulatore di guida sono svariate e ciascuna di esse ha un valore intrinseco: dai piloti che devono familiarizzare con un circuito prima di correre il relativo Gran Premio ai player che vogliono divertirsi facendo a sportellate senza finire fuori gioco passando per quelli che nella simulazione non vogliono rinunciare né al realismo della corsa e della vettura né alla guida spregiudicata.
Giochi simulativi, arcade e simcade
Di conseguenza, per fare chiarezza nel vasto ecosistema simracing sarà necessario tracciare una distinzione preliminare e suddividere i giochi di corsa in almeno tre grandi categorie: giochi simulativi, arcade e simcade. A ogni macro-categoria è associata una precisa esperienza di gioco che differisce dalle altre due, il che significa che far ricadere la nostra scelta su un titolo appartenente all’una o all’altra condizionerà in maniera incisiva il nostro modo di giocare. In altre parole, prima di scegliere Assetto Corsa o Mario Kart, Gran Turismo o Garfield Kart dobbiamo sapere bene cosa stiamo cercando nel nostro gioco e se quel gioco fa davvero per noi. A questo proposito, senza voler proporre qui una lista dei titoli simulativi, arcade e simcade presenti sul mercato simracing, ci limiteremo a evidenziare le caratteristiche base di ogni macro-categoria e ciò che un titolo che vi rientra esemplificativo di quella categoria offre al giocatore acquirente. Le domande cui vogliamo rispondere, dunque, sono le seguenti: a quale tipo di sim-driver è destinato un gioco simulativo, un gioco arcade e un gioco simcade? Che differenze ci sono tra una categoria simracing e l’altra? Sapere cosa si sceglie e perché lo si sceglie è infatti il primo passo per un’esperienza di gioco positiva e appagante. Ciò detto, ognuno rimane sempre libero di compiere il passo che vuole, anche controcorrente.
Cosa sono i giochi simulativi: Assetto Corsa
I giochi simulativi, come per esempio il già citato Assetto Corsa di Kunos Simulazioni o rFactor 2, sono software altamente realistici destinati ai piloti professionisti e ai driver già esperti che vogliano misurarsi con i comandi reali delle vetture su circuiti virtuali fedelmente riprodotti dalla realtà. Questa esperienza di gioco è esaltante per i piloti e formativa per gli appassionati di corsa non privi di una certa competenza, ma può rivelarsi frustrante per coloro che sono alle prime armi e non sanno ancora gestire le molteplici funzionalità di una vera macchina da corsa.
Come funzionano gli arcade: Mario Kart
I giochi arcade in stile Mario Kart della Nintendo sono destinati ai giocatori che amano divertirsi ai giochi di corsa tradendo sistematicamente ogni più elementare regola di guida. Sportellate, incidenti, armi stravaganti per liberarsi degli altri “driver” sono tutti strumenti leciti per vincere una gara ambientata in circuiti che sono per lo più di fantasia. La parola d’ordine con i giochi arcade è “divertirsi” guidando in modo spericolato.
Caratteristiche giochi simcade: Gran Turismo
La terza macro-categoria del simracing è quella dei giochi simcade: una categoria ibrido che fonde la rigida fisica di gioco dei simulativi e la voglia di divertirsi senza grattacapi degli arcade. La maggiore fruibilità di questi videogame – per esempio Gran Turismo, Forza Motorsport, Dirt Rally – li rende particolarmente adatti a un’ampia platea di piloti virtuali: tutti coloro che cercano un certo realismo senza dover sacrificare l’aspetto puramente ludico e dell’intrattenimento spensierato. Ecco un esempio che dovrebbe fugare ogni dubbio: se nel gioco simulativo finire sul cordolo con troppa aggressività si traduce molto probabilmente in un testacoda, nel simcade la stessa manovra al volante finisce in un piccolo brivido per una momentanea perdita di controllo del veicolo e nulla più.