Le rimonte in classifica più straordinarie di sempre

Il campionato in corso ci offre una lotta avvincente ed equilibrata per la conquista del titolo finale, lo scudetto fino ad un certo punto era saldamente nelle mani dell’Inter ma ora la lotta è più che mai aperta. Alle milanesi e al Napoli appare in lontananza anche la “vecchia signora”, che un po’ attempata non si può ancora dire esclusa definitivamente dal gran ballo finale. La Juventus ha già ridotto di molto le distanze e sogna una rimonta incredibile come è accaduto già in altre circostanze nella storia del nostro calcio e in alcuni dei campionati internazionali.

Passiamo in rassegna alcune di queste incredibili rimonte scudetto all’ultimo respiro

Campionato 1966/67

L’epilogo del campionato 1966/67 segnerà la fine del ciclo della “Grande Inter” di Helenio Herrera che, in poche settimane, perse la finale di Coppa dei Campioni contro il Celtic e la volata scudetto a vantaggio della Juventus che aveva inseguito i milanesi per tutto il campionato. L’Inter partì forte vincendo le prime sette partite di campionato e staccando le dirette concorrenti tra cui Napoli e Juventus. Il rendimento dei neroazzurri crollò nelle ultime sei giornate nelle quali collezionarono quattro pareggi e ben due sconfitte, una delle quali, dolorosissima, nello scontro diretto contro la Juventus. L’Inter rimase comunque in testa fino alla penultima partita. L’epilogo infatti avvenne proprio all’ultima giornata quando i ragazzi di Herrera, per una papera del portiere Sarti, persero incredibilmente anche a Mantova lasciando via libera alla Juventus, che battendo la Lazio, si laureò Campione d’Italia.

Campionato 1972/73

La Juventus, la Lazio e il Milan si contendono il titolo finale che per i rossoneri di Nereo Rocco avrebbe significato anche la stella del decimo scudetto. È infatti proprio il Milan a condurre in testa il torneo tendendo le avversarie sempre a distanza di sicurezza tale che a sei giornate dalla fine la Juventus di Giovanni Trapattoni era staccata di ben cinque punti. Nelle ultime partite però, il Milan compie diversi passi falsi tra i quali anche una sconfitta all’Olimpico contro la sorprendente Lazio di Chinaglia per 2-1. Arriviamo così alla vigilia dell’ultima partita di campionato con le tre contendenti vicinissime, c’era solo uno il punto che separava il Milan capolista da Juventus e Lazio entrambe appaiate al secondo posto. Il 20 maggio 1973 si gioca l’ultima giornata di campionato e il Milan affronta una partita apparentemente facile in casa del Verona che passerà alla storia come la “Fatal Verona”. Qui i rossoneri perderanno clamorosamente per 5-3 regalando lo scudetto alla Juventus che completa il sorpasso di un solo punto grazie alla vittoria contro la Roma. 

Campionato 1975/76

La Juventus guida la classifica senza alcuna difficoltà e a nove giornate dalla fine il margine di vantaggio di cinque punti sui cugini del Torino è più che rassicurante. Proprio sul più bello però qualcosa s’inceppa forse per lo zampino dei gemelli del gol Pulici e Graziani…La Juve perde rovinosamente con il Cesena e la settimana successiva il derby contro i granata per 2-0, con il Toro che ci crede, a un solo punto dai bianconeri. Sarà un testa a testa fino alla fine con il Torino che conserva fino ai 90 minuti finali il vantaggio di appena un punto. Nell’ultima giornata, entrambe le squadre faticheranno moltissimo, con il Torino che non andrà oltre il pareggio contro il Cesena e la Juventus che riuscirà a perdere in casa del Perugia. Lo scudetto andrà così per la settima volta nella sua storia sulle maglie granata indossate per quella stagione da alcuni indimenticabili interpreti come Claudio Sala, Paolo Pulici e “Ciccio” Graziani.

Campionato 1987/88

La stagione segna definitivamente l’inizio dell’era del grande Milan di Arrigo Sacchi, ma a contendere il primato ai rossoneri c’è un’altra grande squadra, il Napoli di Maradona che aveva vinto il suo primo scudetto l’anno precedente. Anche il campionato 87/88 sembra essere saldamente in mano ai partenopei che guidano la classifica, mentre il Milan dopo una partenza stentata è in ritardo. I rossoneri però, dopo aver metabolizzato gli insegnamenti di Sacchi e aver ben inserito Gullit e Van Basten, non si fermano più e a 5 giornate dalla fine sono a -4 dalla vetta. La rimonta sembra quasi impossibile ma nel calcio niente è definitivo fino al fischio finale e infatti.. Maradona e compagni vanno in crisi, anche per alcune tensioni all’interno dello spogliatoio, e arrivano alla partita contro i rossoneri con un solo punto di vantaggio. Il Milan sbanca per 3-2 il San Paolo e sorpassa il Napoli. Ai rossoneri basterà il pareggio a Como nell’ultima giornata per tornare, dopo nove lunghi anni, Campione d’Italia.

Campionato 1998/1999

Nel 1999 c’è sempre di mezzo il Milan, che insegue per quasi tutto il campionato una fortissima Lazio guidata da Sven Goran Eriksson e dai grandi investimenti economici del proprietario Sergio Cragnotti. I biancocelesti sembrano assoluti padroni della scena e a sette giornate dalla fine hanno 7 punti di vantaggio sui rossoneri di Alberto Zaccheroni. Il Milan però, con una serie di vittorie e il concomitante calo dei laziali, si porterà a -1 dalla capolista. La squadra di Eriksson con il fiato sul collo sembra non reggere la pressione ma il distacco tra le due contendenti comunque rimase invariato fino al penultimo turno in cui il Milan sconfisse il già retrocesso Empoli e la Lazio non andò oltre un pareggio contro la Fiorentina. La rimonta rossonera è a questo punto completata con il sorpasso in classifica. La settimana successiva si disputerà l’ultima giornata in cui la Lazio vinse contro il Parma e il Milan, espugnando per 2-1 il campo del Perugia, vinse uno degli scudetti più inaspettati della sua storia. Ancora una volta, proprio come nel 1976, il campo del Perugia risulterà decisivo all’ultima giornata per l’assegnazione del tricolore…Sarà l’ultima?

Campionato 1999/2000

Anche in questa stagione, la Lazio è grande protagonista e a contenderle il titolo sarà la Juventus di Carlo Ancelotti e Zidane. I bianconeri raggiunsero un vantaggio massimo in classifica anche di cinque punti ma la lotta con i biancocelesti non si risolse fino al clamoroso epilogo dell’ultima giornata di campionato. Prima dell’ultima partita la distanza tra le due formazioni era di sole due lunghezze e le speranze della Lazio erano ridotte al minimo. L’ultima giornata vede impegnati i biancocelesti in casa contro la Reggina ormai salva e la Juventus in trasferta sul campo del solito Perugia anch’egli tranquillamente salvo da qualche settimana. La Lazio vincerà comodamente la sua partita mentre sul Renato Curi di Perugia si abbatte un nubifragio che costringerà alla sospensione della partita sul risultato di 0-0. Dopo oltre un’ora di stop forzato l’arbitro Collina autorizzò la ripresa del gioco tra le proteste dei bianconeri che temevano le pessime condizioni in cui era il campo. Al minuto 50 il Perugia addirittura passerà in vantaggio grazie a un gol del suo capitano Calori e la Juventus, letteralmente impantanata nelle pozzanghere del Curi, non riuscirà a recuperare. La Lazio, rimasta in campo assieme ai suoi tifosi, attese in un clima surreale le notizie in arrivo da Perugia con il fischio finale del Curi che regalò ai biancocelesti il secondo scudetto nella maniera più rocambolesca possibile.  

Campionato 2001/2002

Arriviamo a questa emozionante stagione in cui l’Inter fa da regina, allenata da Hector Cuper e con il tandem d’attacco Ronaldo – Vieri. I neroazzurri, a cinque giornate dal termine hanno 3 punti di vantaggio sulla Roma e addirittura 6 sulla Juventus. Lo Scudetto sembrava ormai cucito sulle maglie interiste…Ma l’Inter, come dicono i suoi tifosi, è “pazza” e pensa bene di complicarsi la vita perdendo con l’Atalanta e, a due giornate dalla fine, pareggiare con il Chievo. Arriviamo così all’ultima partita con la classifica che recita Inter 69, Juventus 68, Roma 67…Tutto è ancora possibile! I neroazzurri hanno un incontro apparentemente semplice contro la Lazio che non ha più niente da chiedere al campionato e che non vorrebbe mai favorire le altre due concorrenti. Invece accade l’incredibile: l’Inter crolla perdendoper 4-2, Juventus e Roma vinceranno entrambe e per l’Inter sarà addirittura terzo posto con la Juve Campione d’Italia, tra le lacrime dei giocatori neroazzurri increduli di fronte all’esito finale.  

Ma se pensiamo che il fenomeno sia tutto italiano ci sbagliamo di grosso…

Campionato inglese 1988/89

Il Liverpool e l’Arsenal daranno vita a un combattuto testa a testa all’ultima falcata, vediamo come è andata. Le due squadre, per uno scherzo del calendario, sono le protagoniste dello scontro diretto previsto proprio all’ultima giornata. Il Liverpool era favorito, aveva un vantaggio di tre punti, una differenza reti migliore di un gol e soprattutto giocava in casa davanti ai suoi incredibili tifosi. L’Arsenal avrebbe dovuto vincere con almeno due gol di scarto, un’impresa quasi impossibile. Al sesto minuto del secondo tempo Smith porta in vantaggio i gunners e sia i giocatori che i tifosi del Liverpool si sentono pressati ma non succede più niente fino a quando, allo scadere dei minuti di recupero, il centrocampista dell’Arsenal Thomas si trova da solo contro il portiere Grobbelaar. I tifosi del Liverpool sono già in festa ormai certi della vittoria finale, ma Thomas raggiunse il pallone e di esterno destro mise la palla in rete. I Gunners sono i nuovi campioni d’Inghilterra. È un delirio da “Febbre a 90°” per i tifosi dell’Arsenal.

Campionato 1991/92

Il Real Madrid e il Barcellona sono da sempre le eterne rivali del calcio iberico. Negli anni ’90 questa rivalità ha raggiunto dei picchi irripetibili, fughe, sorpassi e controsorpassi fino all’ultima di campionato. È questo il caso del 1991/92 e della stagione successiva. In entrambe le circostanze la “Perugia iberica” sarà l’assolata Tenerife dove per due stagioni consecutive il Real Madrid chiuderà il suo campionato sfidando i padroni di casa. Nel 1992 i “Blancos” devono conservare il punto di vantaggio nei confronti del Barça e tutto sembra mettersi per il meglio, grazie ai gol di Hierro e Hagi che li mettono al sicuro con uno 0-2 a Tenerife. Sembra fatta…ma il Tenerife avrà l’incredibile forza di ribaltare l’esito della partita vincendola addirittura per 3-2. I Blaugrana contemporaneamente superano l’Athletic Bilbao per 2-0 laureandosi campioni di Spagna. Nel 1992/93 il Real Madrid gioca a Tenerife l’ultima giornata e sempre con il consueto punto di vantaggio sul Barcellona. Questa volta, i madrileni riescono nell’impresa di subire una sconfitta per 2-0 ancora più netta della precedente. Il Barça, grazie all’1-0 casalingo contro la Real Sociedad sarà di nuovo campione.

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