Alla fine, quello che sembrava impossibile è diventato realtà, Lorenzo Insigne alla scadenza del suo contratto con il Napoli andrà al Toronto. L’attaccante azzurro, ancora nel pieno della sua carriera, andrà a giocare dalla prossima stagione in America nella Major League Soccer, (MLS). Ad aspettarlo, ci sarà un faraonico accordo quadriennale a 11,5 milioni di euro a stagione. La scelta di affrontare una nuova sfida nel freddo di Toronto, in un campionato decisamente diverso dalla Serie A italiana e dalle altre leghe europee, assume ancora più rilevanza per uno come Lorenzo che è nato e cresciuto a Napoli e che ha indossato sempre e solo la maglia dei partenopei. La conclusione della trattativa per il trasferimento di Insigne ha acceso nuovamente i riflettori sulla MLS e la sua storia.
Lega calcio MLS
La Major League Soccer, la cui prima edizione del campionato è stata disputata nel 1996, è meglio nota con il suo acronimo MLS. La lega è stata fondata nel 1993, sulla scia dell’organizzazione del campionato mondiale di calcio del 1994 negli USA, con l’idea di avviare in una formula diversa dalle precedenti il massimo campionato di calcio per le squadre statunitensi e canadesi, trasformandosi col tempo in una vera miniera d’oro di talenti di tutta Europa!
Welcome to the United States!
Insigne vuol fa’ l’americano e sarà il ventunesimo calciatore italiano a giocare nella Major League Soccer. Il capitano del Napoli è tra quella folta schiera di calciatori italiani che hanno voluto cimentarsi con l’esperienza calcistica nord americana. Alcuni suoi connazionali in passato sono stati dei veri e propri pionieri come Giorgio Chinaglia, fondamentale per la crescita del calcio americano, che già nel lontano 1976 decise di trasferirsi dalla Lazio alla North American Soccer League per giocare con i New York Cosmos al fianco di Pelè e Beckenbauer, oppure Roberto Bettega che nel 1983 dalla Juventus si trasferì ai Toronto Blizzard. Tanti sono invece gli esempi più recenti di calciatori italiani che hanno disputato alcune stagioni nella MLS, anche alcuni grandi campioni hanno accettato questa sfida come:
- Andrea Pirlo, che dal 2015 fino al ritiro del 2017 ha giocato nel New York City FC,
- Alessandro Nesta al Montreal Impact per due stagioni tra il 2012 e il 2013. Negli anni trascorsi a Montreal Nesta incrocerà il destino di un altro emigrato italiano eccellente come Marco Di Vaio che con la maglia degli Impact è stato capace di un grande rendimento segnando una media di un gol ogni due partite
- Roberto Donadoni, dopo tanti anni di Milan, nel 1996 si trasferisce per una breve parentesi di un anno nella MLS per indossare la maglia dei New Jersey Metro Stars
- Chi invece non è stato certamente di passaggio nella MLS è Walter Zenga che nel 1997 diventerà il portiere dei New England Revolution di Boston, con i Revolution intraprenderà anche la sua carriera di allenatore, infatti sarà chiamato a guidare la squadra nel 1998 nella doppia veste di allenatore e calciatore che gli varranno nel 1999 addirittura la convocazione per l’All – star game della lega
- Tra i profili più interessanti c’è senza dubbio quello di Sebastian Giovinco che nel gennaio del 2015 lascerà il calcio italiano per trasferirsi dalla Juventus al Toronto, lo stesso club di Insigne. In Canada Sebastian lascerà il segno realizzando 83 reti in 4 stagioni e fornendo prestazioni di grande livello.
- In questa speciale rassegna, non possiamo escludere Giuseppe Rossi che nel 2020, dopo aver accumulato diversi gravi infortuni che lo tennero lontano dal gol per due anni, si accorda con il Real Salt Lake che gli darà l’occasione di recuperare la sua condizione di calciatore professionista. Dopo l’esperienza negli USA infatti, “Pepito” ha deciso di ripartire dalla Serie B italiana accettando l’offerta della Spal dove milita attualmente.
Indubbiamente, la storia di Insigne e quello che sarà l’esito della sua avventura canadese potrebbe cambiare per sempre il rapporto tra i calciatori italiani e la MLS. Si tratta della prima volta in cui a emigrare verso il Nord America non è un calciatore a fine carriera e in cerca di nuovi stimoli ma è il capitano del suo club, tra l’altro uno dei migliori della Serie A, e titolare della nazionale italiana.