Pari casalingo di carattere per la Dea

Carattere e determinazione, convinzione e cattiveria agonistica, senza dimenticare la qualità, ma anche il fatto di essere stati, ancora una volta, più forti dell’emergenza assenze… Tutto questo è stata l’Atalanta che ha affrontato la Lazio al Gewiss Stadium e che ha pareggiato 2-2. La squadra di Sarri per due volte è passata in vantaggio ed in entrambe le occasioni è stata rimontata dai nerazzurri. La firma sul primo pareggio l’ha messa Duván Zapata, sul risultato finale Marten de Roon che doveva farsi perdonare l’errore che ha dato il ‘la’ al secondo gol di Immobile. Anche tanto cuore negli uomini di Gian Piero Gasperini che al termine della partita ha dichiarato che l’Atalanta “ha un grande spirito e questo spirito ci porta a far bene anche quest’anno”. Parole importanti, parole di stima nei confronti della sua squadra, che non molla mai, come ha dimostrato contro la Lazio.
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Alla fine di questo secondo mini-tour de force l’Atalanta avrà giocato 7 partite in tre settimane, praticamente una ogni tre giorni e sino a questo momento (di partite se ne sono giocate cinque, 4 in Serie A e una in Champions) ha tenuto “botta”: vien da pensare cosa questi ragazzi potranno fare quando gli tutti gli assenti torneranno a disposizione. Eh già, perché contro la Lazio mancavano Gosens, Pessina, Djimsiti, Toloi, Hateboer (tutti infortunati) e Palomino (squalificato).
Adesso si riaccendono i riflettori sulla competizione per club più importante a livello internazionale: martedì 2 novembre alle 21 al Gewiss Stadium l’Atalanta tornerà a giocare in Champions League, avversario di turno sarà il Manchester United.
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