Se da una parte l’Atalanta vuole confermarsi come una delle prime quattro forze del nostro campionato, in corsa per la vittoria della Coppa Italia, dopo l’uscita dalla Champions per mano del Real Madrid, dall’altra c’è l’Udinese, che ha una delle migliori difese di questa Serie A. I bergamaschi affronteranno in casa i bianconeri sabato 3 aprile alle ore 15:00, per la ventinovesima giornata in Serie A, sfidando quella che pochi anni fa era considerata una “piccola-big” pronta a diventare grande. Riuscirà la difesa dell’Udinese ad avere la meglio contro la Dea? Facciamo un piccolo flashback e ricordiamo qualche aneddoto significativo di queste due eterne sfidanti…
La vittoria più larga dell’Udinese
Sembra un’altra epoca quando l’Atalanta rivestiva il ruolo di Cenerentola della Serie A, mentre l’Udinese era già una squadra temibile da rispettare in grado di cambiare le sue carte in gioco rapidamente per spiazzare gli avversari. Già 20 anni fa, che per il calcio è davvero tanto, l’Udinese batteva la Dea in una partita praticamente perfetta, che finì 5-1 per i bianconeri. Si giocava l’ottava giornata di campionato ed era il 21 ottobre del 2001. Sulla panchina dell’Udinese sedeva un maestro di calcio, Roy Hodgson. La prima rete arriva subito, dopo nemmeno cinque minuti e la firma Jorgensen con un preciso diagonale. Poi a seguire le reti di Doni per il pareggio bergamasco, prima che si scateni l’inferno con i gol di Jorgensen, Iaquinta e la doppietta di Muzzi. Con quella partita “quasi perfetta”, proprio Roy Hodgson salvò la sua panchina, spedendo letteralmente la Dea nei bassifondi della Serie A.
10 maggio 1998: Udinese – Atalanta 1-0 e la fine di un ciclo
Tra gli incontri indimenticabili disputati tra Udinese e Atalanta, non si può non citare quello del 10 maggio 1998, nella penultima di campionato, finito 1-0 per i bianconeri grazie al gol di Calori. Si è trattato di un match decisivo per l’Atalanta, che rimasta in nove per le espulsioni di Bonacina e Mirkovic, si ritroverà retrocessa in B, nonostante il pareggio in casa con la Juve nell’ultima giornata di campionato. L’Udinese in quell’occasione si troverà a salutare due importanti pilastri come Alberto Zaccheroni, che lascerà la panchina a Francesco Guidolin per sostituire Fabio Capello a Milano e Oliver Bierhoff, che andrà a rinforzare l’attacco del Milan la stagione successiva. Intanto in casa bergamasca, il secondo ciclo di Mondonico si chiuderà lì.
Una nuova era con Francesco Guidolin
Guidolin ha fatto la storia della panchina dell’Udinese e in diverse occasioni ha incrociato la squadra bergamasca, che aveva allenato diversi anni prima. Complessivamente, ha disputato 241 gare sedendo sulle panchine delle due squadre. Ovviamente, la sua presenza su quella bianconera, la ricordano un po’ tutti gli appassionati di calcio, un po’ meno sulla panchina atalantina, che è durata solo 10 giornate, prima che venisse esonerato nel 1993 in seguito ad un avvio di campionato non proprio entusiasmante. Dopo aver completato un buon lavoro nel biennio 1998-99, grazie ad un ottimo feeling sia con la tifoseria che con il territorio, nel 2010 il tecnico bianconero ripartirà per una nuova avventura fino al 2014, ricca di soddisfazioni tra cui portare l’Udinese fino ai preliminari di Champions League, un bellissimo traguardo per una “piccola-big” dell’epoca! In un’intervista rilasciata al magazine online Mondoudinese, Guidolin disse:
“Mi ricordo soprattutto i complimenti dei colleghi per come giocavamo. E le grandi prestazioni fuori casa, piene di gol. Ma il più bel ricordo che ho risale alla mia prima stagione con l’Udinese, nel 1998-99, quando abbiamo eliminato la Juve dall’Uefa mandandola in Intertoto. Eravamo arrivati a pari merito in campionato e nello spareggio facemmo 0-0 in casa e 1-1 a Torino. Avevo trovato l’Udinese in Europa e volevo lasciarla in Europa”.
Pronti per la prossima sfida pasquale?
La prossima partita in programma prima della domenica di Pasqua, che ricordiamo si giocherà sabato 3 aprile alle ore 15:00 a Bergamo, vedrà di fronte due squadre che adotteranno una strategia di gioco esattamente opposta. Da un lato ci sarà l’Atalanta, che tenterà di mettere in campo la sua consueta vocazione offensiva, dall’altro l’Udinese, con la sua solida organizzazione difensiva resa possibile anche dal talentuoso Juan Musso.