Atalanta-Hellas Verona, il sigillo finale dello Scudetto gialloblù

12 maggio 1985 – Hellas Verona Campione d’Italia

Il 12 maggio 1985, l’Hellas Verona vinse il suo primo e unico Scudetto con un pareggio per 1-1, con gol di Elkjær, proprio contro l’Atalanta. La cavalcata verso il Tricolore ebbe come condottiero mister Osvaldo Bagnoli capace, con una rosa molto più ridotta rispetto a quelle del calcio di oggi, di vincere la classifica finale con 4 punti di distacco sul Torino. Ma chi furono i protagonisti sul campo di questa grande sfida? Sicuramente la formazione compatta e sinergica dell’Hellas Verona ha giocato un ruolo decisivo in questa scalata in solitaria, a partire dalle spettacolari parate di Garella, dalla tenacia del tedesco Briegel, dai tiri e dalle geometrie a metà campo di Antonio Di Gennaro, dalle accelerazioni sulla fascia di Fanna e dalla couple de fer in attacco formata da Galderisi e Elkjær. Il Verona riuscì ad accaparrarsi il titolo di Campione d’Inverno e, poi, a mantenere la vetta per tutto il girone di ritorno, anche se solo per un attimo l’Inter provò a riavvicinarsi ai gialloblù. Ma quello era un anno magico e, il 12 maggio 1985, l’Hellas Verona tornò a casa con il primo titolo, con un bottino di 43 punti, fatti da 15 vittorie, 13 pareggi e due sole partite perse, una con il Torino e una con l’Avellino.

Garella è il più forte portiere del mondo. Senza mani, però” queste le parole di Gianni Agnelli.

La cavalcata solitaria verso lo storico Scudetto

Dopo un decennio di partecipazioni quasi ininterrotte al massimo campionato italiano, il Verona torna in Serie A nel 1982 e fin, da subito, raccoglie grandi risultati. Due finalissime di Coppa Italia, nel 1983 e nel 1984, e un quarto posto nella stagione 1982/83, rappresentavano fino a quel momento il miglior risultato sportivo nella storia del Club. Nella stagione 1984/85, grazie anche alla presenza della coppia di attaccanti Preben Elkjær Larsen e Giuseppe Galderisi, il Verona salì in cima alla classifica. Il 12 maggio ai gialloblù bastava un punto per raggiungere la certezza matematica del titolo, ma a passare in vantaggio per prima fu proprio l’Atalanta: il difensore Eugenio Perico segnò un colpo di testa da un cross. Incrollabile, il Verona si spinse in avanti alla ricerca di un pareggio e finalmente lo ottenne al 51′ minuto. Non serviva altro, l’Hellas Verona era Campione d’Italia e la favola era appena cominciata!  

Qualche curiosità anche sull’Atalanta  

L’Atalanta fu fondata nel 1907 da un gruppo di studenti svizzeri con sede a Bergamo che chiamarono il club con il nome dell’omonimo eroe greco. La Federazione Italiana Gioco Calcio non riconobbe comunque il club fino al 1914. Quasi sempre in Serie A, con un’alternanza di retrocessioni in B lungo la strada, (più recentemente nel 2010) e una scivolata in Serie C nel 1981, questa squadra nel 2019 ha fatto il suo debutto anche in Champions League e oggi è guidata dal manager Gasperini.

Prossima sfida ? Le due rivali storiche scenderanno in campo al Bentegodi domenica 21 marzo alle ore 12:30 per un mezzogiorno di fuoco! 

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